Buffon è infinito: obiettivo 46 anni. Chi si è spinto oltre? Miura è ancora in campo

Quarantasei anni. È questo l’orizzonte temporale che si è dato Gianluigi Buffon con il nuovo rinnovo di contratto. Il portiere del Parma, rientrato a casa dopo gli anni alla Juventus con intermezzo parigino, ha infatti prolungato oggi sino al 2024. Questione di motivazioni, che il miglior portiere del calcio moderno - e ci fermiamo qui soltanto perché non è questo il punto - assicura di avere ancora. Questione di voglia di andare avanti, fino a quando è possibile e anche un po’ oltre. Questione di record, che SuperGigi punta a battere.
Il più anziano in Serie A? Se i ducali riuscissero a conquistare la promozione, a oggi un obiettivo come minimo improbabile, Buffon potrebbe diventarlo già nella prossima stagione. La palma spetta infatti a Marco Ballotta, che a maggio del 2008 scese in campo a 44 anni e 38 giorni. Buffon, 44 anni compiuti a fine gennaio, è già vicino a quell’età e quindi pronto a superare l’ex portiere della Lazio. Dovrà, salvo sorprese e prossimo campionato permettendo, aspettare ancora. Ma se rinnova è perché crede che il traguardo si possa tagliare.
Chi può raggiungere. Torniamo così a quei quarantasei anni. Quelli che Buffon festeggerà poco prima della nuova scadenza di contratto, a meno di un ulteriore rinnovo, non del tutto da escludere. Un record per il calcio italiano, non a livello internazionale. Fermandosi ai massimi livelli, sono infatti cinque i calciatori capaci di raggiungere quell’età e scendere in campo. Il più “raggiungibile” è un collega di Buffon: John Burridge. Tra i primi a usare i guanti di latex negli anni ’70, ha lasciato il pallone soltanto nel 1997 - a 46 anni, 5 mesi e 29 giorni - dopo aver visto tante maglie di squadre minori inglesi, ma anche quelle di Aston Villa, Newcastle e Manchester City.
Inseguendo Miura? Decisamente più prestigioso il prossimo nome della classifica: a 47 anni, 8 mesi e 14 giorni Peter Shilton appendeva i guantoni al chiodo, dopo 1390 partite in campo che fanno di lui il primatista assoluto di presenze in gare ufficiali. Buffon, per la cronaca, è “fermo” a quota 953: l’aggancio è complicato. Un altro record, complicato è quello dell’egiziano Essam El Hadary: nel 2018, è sceso in campo in una gara dei Mondiali a 45 anni, 5 mesi e 11 giorni. Per ritirarsi, uno dei migliori portieri nella storia del calcio africano ha atteso ancora, arrivando a 47 anni, 10 mesi e 3 giorni. Meno di un’icona del calcio britannico come Stanley Matthews, la cui statua campeggia fuori da Old Trafford ma non per questione di longevità: sta di fatto che, dopo essere stato il primo Pallone d’Oro di sempre, ha atteso i 50 anni e 5 mesi per ritirarsi. È solo sul gradino più basso del podio: il secondo posto spetta infatti a un portiere, Kevin Poole. Nel 1981 vinceva la Coppa dei Campioni, nel 2014 si ritirava a 51 anni, 3 mesi e 6 giorni. Il più anziano ad aver mai smesso di sempre. Perché il più “grande” in assoluto gironzola ancora per i campi del Giappone, e non sembra avere alcuna intenzione di fermarsi. Se Buffon punta al suo record, infatti, dovrà mettersi l’anima in pace almeno per un decennio: a 55 anni festeggiati appena due giorni fa, Kazuyoshi Miura è infatti sempre lì, su quel maledetto manto erboso che si fa così dannatamente fatica a lasciare.
