Cagliari, l'ex Gattelli: "Pisacane è bravo ma la A è tosta. Ho paura che non sia pronto"

L'ex attaccante del Cagliari Emanuale Gattelli ha parlato a TuttoCagliari e ha detto la sua sulla scelta del club di affidarsi a Fabio Pisacane per la prossima stagione: "Per me questa scelta è un rischio. Attenzione, so che Pisacane è molto bravo, però la serie A non è il settore giovanile: giochi contro squadroni. Anche le cosiddette ‘piccole’ spesso sono formazioni di alto livello e di gran qualità. Io spero vivamente che questi ragazzi della Primavera di cui parlavo prima si dimostrino pronti a spiccare il volo e a fare il grande salto. La mia paura è che sia Pisacane che la squadra possano aver bisogno di parecchio tempo per prendere confidenza con la categoria. E la serie A, lo sappiamo tutti, non aspetta. Con l’eccezione, forse, proprio dello scorso campionato, che ha fatto registrare una quota salvezza eccezionalmente e sorprendentemente bassa".
Sulla stagione.
"È positiva, perché alla fine siamo rimasti in serie A. Questo è quello che conta: noi tutti gli anni dobbiamo lottare con le unghie e con i denti per mantenere la categoria. E tutto sommato mi sento anche di dire che Davide Nicola ha fatto discretamente bene, conducendo la barca in porto”.
La salvezza poteva arrivare prima?
"Avremmo potuto raccogliere al massimo due o tre punti in più. Ma non avremmo comunque potuto migliorare sensibilmente la nostra posizione in classifica. Ci manca qualcosa a livello di squadra, di collettivo. Fortunatamente pare che Adopo, Piccoli e Caprile siano stati riscattati. A mio parere abbiamo ancora bisogno di un centrocampista bravo, di un’ala destra e di un difensore centrale di esperienza da affiancare a Mina. Il colombiano ha tappato diversi buchi l’anno scorso e fa quello che può, ma sarebbe il caso di ingaggiare un altro centrale in grado di integrarsi con lui e di dargli maggiore supporto. Poi, a quanto mi risulta, ci sono due o tre elementi provenienti dalla Primavera che sono estremamente interessanti e talentuosi. Speriamo che gli venga data una chance in prima squadra".
