Cremonese, all’Olimpico il cuore non basta. È il riassunto della stagione

Mister Ballardini aveva chiesto una prova d’orgoglio, e così è stato. In un Olimpico strapieno per l’addio di Stefan Radu e la recente qualificazione della Lazio in Champions League, la Cremonese è stata all’altezza della situazione, mostrando una grande reazione dopo il terribile schiaffo casalingo con il Bologna. Il 3-2 finale, tuttavia, è l’ennesima beffa di una stagione sfortunata e al di sotto delle aspettative.

Serenità (quasi) ritrovata
Nel primo tempo i grigiorossi hanno sofferto più del dovuto la Lazio, in pieno controllo della gara e galvanizzata dallo spettacolo del proprio pubblico. A livello mentale avrà certamente pesato la retrocessione, ufficiale da una settimana ma comunque difficile da digerire. Il 2-0 all’intervallo avrebbe potuto lasciare spazio ad un’altra goleada, invece nella ripresa il gran gol di Galdames (seconda rete di un centrocampista grigiorosso in campionato dopo Pickel a ottobre) e il goffo autogol di Lazzari hanno riaperto la gara. Resta l’amaro in bocca per l’incornata nel finale di Milinkovic-Savic, che ancora una volta ha lasciato i grigiorossi a bocca asciutta.

Da dove ripartire
La gara di ieri e quella del prossimo weekend contro la Salernitana serviranno soprattutto per capire da chi e come ripartire nella prossima stagione. Sarr ha dimostrato di essere un portiere di livello, prima in Coppa Italia e poi contro la Lazio (l’errore nel finale non macchia la sua prestazione), mentre Galdames è in grado di fare la differenza in un campionato come la Serie B: nonostante sia di proprietà del Genoa, Ballardini potrebbe convincerlo a restare. A proposito del mister, nei prossimi giorni è in programma un altro colloquio con la proprietà per decidere il da farsi sul futuro. Confermare un tecnico con un curriculum come il suo sarebbe senza dubbio un ottimo primo passo in vista del mercato estivo.