Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Dalle stelle al compitino. Zielinski e quel passo che ancora manca per essere un top player

Dalle stelle al compitino. Zielinski e quel passo che ancora manca per essere un top playerTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 21 gennaio 2021, 08:47Serie A
di Raimondo De Magistris
fonte Dal nostro inviato a Reggio Emilia

Vedi la partita contro la Fiorentina e ti rendi conto che è difficile trovare in Serie A un centrocampista forte e completo come Piotr Zielinski. Il calciatore polacco ha tutto dalla sua: capacità tecniche e tiro dalla distanza, progressione e visione di gioco. Domenica nel 6-0 rifilato ai viola ha messo in mostra tutto il suo repertorio, e quando lo fa è uno spettacolo unico. Abbagliante.
Ma quante volte lo fa? Troppo poche per quelle che sono le sue capacità. E qui sta la differenza tra potenza e atto, tra chi potrebbe essere un top player e chi lo è effettivamente. Perché quello Zielinski lo rivedi dopo tre giorni e sembra un altro giocatore, s'accende a intermittenza e poi si spegne per lunghi tratti. Si limita allora al compitino e si lascia trascinare in una mediocrità che non gli appartiene. Soprattutto, non riesce a essere lui il trascinatore quando ce ne sarebbe bisogno, anche se ha a disposizione tutte le qualità per farlo.

Chiariamo: se il Napoli ieri ha perso al Mapei Stadium non è certo colpa sua. Prestazione da sufficienza stiracchiata quella dell'ex Udinese, ma nessun errore decisivo come quelli commessi da Bakayoko e Insigne. Eppure da lui, proprio perché quando è in giornata può fare la differenza contro chiunque, ci si poteva e doveva aspettare molto di più.
Piotr però è questo, giocatore che oscilla tra il sublime e il compitino. Passa in tre giorni da una partita da 8 in pagella a un'altra da 5.5. A 26 anni, bisognerà probabilmente convivere con l'idea che il giocatore è questo, che questo è il suo grande limite. Resta comunque un bel prendere.

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile