E' nata la Roma dei Friedkin, Fonseca saluta e arriva Mourinho. Ma il mercato sarà sostenibile

Ventiquattro ore di ordinaria follia. Così si può riassumere la giornata di ieri della Roma che prima esonera Fonseca a partire dal termine della stagione e neanche 3 ore dopo annuncia l’arrivo di Mourinho come nuovo allenatore. Insomma, che ai Friedkin piacesse lavorare sotto traccia e senza parlare si era capito, ma che potessero riservare certi colpi di scena forse un po’ meno. Da uomini d’entertainment quali sono, però, sono riusciti nel far parlare tutto il mondo della Roma, facendo dimenticare i problemi attuali e catapultando il club già nel futuro. Siti, radio, media internazionali e social: chiunque ha scritto, postato o parlato del ritorno di Mourinho in Italia.
LA GIORNATA - E pensare che all’ora di pranzo il mondo giallorosso era stato già scosso da un primo tweet, quello che annunciava la separazione a fine stagione tra la Roma e Fonseca. Una scelta maturata da tempo e tramutatasi in realtà nel vertice di lunedì a Trigoria. Una decisione consensuale tra le parti dopo un 2021 non all’altezza delle aspettative del club. A pagare per tutti, come sempre in questi casi, è l’allenatore che comunque guiderà la squadra insieme al suo staff fino al termine della stagione. “Io sono un professionista e lo sarò fino alla fine” aveva detto solamente qualche giorno fa l’ex Shakhtar che ieri, una volta pubblicato il comunicato del suo addio, ha parlato alla squadra ribadendo di voler provare a chiudere l’anno nel migliore dei modi e limitando i danni già a partire dalla gara di giovedì con il Manchester United. Intorno alle 15 poi ha lasciato il centro sportivo e la faccia era tutta un programma. Di certo felice non poteva essere, ma non passano nemmeno nove minuti che arriva un altro tweet che scuote la Capitale: “L’AS Roma è lieta di annunciare che Josè Mourinho sarà il nuovo Responsabile Tecnico della prima squadra a partire dalla stagione 2021-22”. Di lì a qualche secondo anche il comunicato ufficiale che sancisce il contratto per tre stagioni dello Special One con la Roma.
PIANI FUTURI - Spazzato via in un colpo solo il malumore dei tifosi e la pista Sarri, esistita realmente fino all’esonero di Mourinho dal Tottenham e poi utilizzata per depistare tutti: addetti ai lavori compresi. Dopo l’addio con gli Spurs, infatti, Tiago Pinto, complici i buoni rapporti con Mendes, ha capito che ci sarebbe stato margine per chiudere l’operazione e ha iniziato a tessere la sua tela, aiutato dai Friedkin e dai faccia a faccia londinesi di questi ultimi giorni che hanno portato alla fumata bianca di ieri pomeriggio. Una trattativa lampo o quasi, con il tecnico portoghese rimasto senza panchina neanche 15 giorni. La proprietà giallorossa, però, riteneva imperdibile un’occasione simile e credono che Mourinho possa essere un’acceleratore del progetto giallorosso. Lo dimostra anche lo sforzo economico fatto per il tecnico portoghese, al quale andranno 7 milioni più bonus a stagione. A questi ne vanno sommati anche altri nove solo per il primo anno che arriveranno dal Tottenham e che colmeranno il gap tra lo stipendio che percepiva a Londra e quello che avrà nella Capitale. Ad aiutare la Roma c’è poi il Decreto Crescita che consentirà al club giallorosso diversi sgravi fiscali, contendo così l’esborso. Anche perché i piani futuri con Mou in panchina non cambiano: nessun istant team, i conti in disordine e la crisi pandemica non lo consentono. Il mercato dovrà essere sostenibile, prevederà 4-5 innesti e diverse uscite di giocatori ormai ai margini del progetto giallorosso. Una cosa è certa, l’arrivo di Mourinho è il primo passo concreto dei Friedkin per risvegliare quel gigante addormentato di nome Roma.
