Empoli, contro lo Spezia l'ulteriore conferma della solidità della squadra

Nona posizione, immediatamente dopo le "otto sorelle" che ambiscono a qualificarsi per l'Europa. Il sesto risultato utile consecutivo - considerando anche la gara vinta mercoledì in Coppa Italia contro l'Hellas Verona - non fa altro che rafforzare la solidità del gruppo azzurro e a dargli maggiore consapevolezza. Nessuno si aspettava un exploit così evidente, forse neppure i diretti protagonisti. Anzi, va ricordato che all'inizio del campionato l'Empoli era stata considerata come una sorta di vittima sacrificale di questo campionato.

Invece, adesso che i punti sono ventisette a un turno dal termine del girone di andata, l'Empoli è sulla bocca di tutti. La sorpresa più lieta di questa stagione, una squadra capace di mettere in difficoltà compagini più blasonate grazie al suo gioco organizzato e ragionato. Il pari del Picco, ottenuto come spesso accade in rimonta, non ha fatto altro che avvalorare la tesi che i toscani siano la formazione del momento. Solidi, lucidi, magari stavolta non troppo cinici viste le tante occasioni sprecate. Ma mai sopraffatti dalle difficoltà.

La sensazione che gli uomini di Andreazzoli avrebbero potuto raccogliere di più, se fossero riusciti a essere più risolutivi in zona-gol. Il pari contro lo Spezia è comunque un risultato che in casa azzurra hanno accolto con positività, visto che la classifica continua a muoversi e l'obiettivo-salvezza ad avvicinarsi. Empoli è il classico esempio che non occorre chissà cosa per pensare in grande: ci vuole abnegazione, comunione di intento, e poi i risultati arrivano. Anche in una Serie A che non fa sconti alle piccole squadre.