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Faccini: "Portai Bradley, primo americano alla Roma. Reyndols sia aiutato dai tecnici"

ESCLUSIVA TMW - Faccini: "Portai Bradley, primo americano alla Roma. Reyndols sia aiutato dai tecnici"TUTTO mercato WEB
lunedì 1 febbraio 2021, 16:30Serie A
di Lorenzo Marucci

Il primo americano alla Roma lo ha "portato" Alberto Faccini, agente di lunga esperienza ed ex attaccante giallorosso. Il calciatore in questione è Michael Bradley, centrocampista (di cui lo stesso Faccini era il manager) che dopo un anno al Chievo arrivò nella Capitale nella stagione 2012-13. Ora che il club di Friedkin ha acquistato Reynolds viene naturale chiedere qualche impressione a Faccini su questa operazione. "E' un ragazzo che voleva anche la Juve - dice a Tuttomercatoweb.com - è un profilo di ottima prospettiva ma bisogna poi misurarsi col nostro campionato: McKennie si è inserito bene nella Juve però veniva già da una realtà europea".

Che pensa dunque dei tempi di ambientamento?
"Sono stato il primo manager a portare alla Roma un americano, Bradley, un ragazzo che ho avuto il piacere di seguire e rappresentare in Europa per alcune trattative. Il primo passaggio fu dal Borussia al Chievo e allora mi riallaccio all'importanza di conoscere già un campionato europeo perchè arrivando in Italia direttamente dall'America credo che serva un grosso aiuto da parte dello staff per la crescita ragazzo. Ma è giovane e ha tempo e possibilità per rendersi disponibile per la rosa ed essere importante per il futuro".

Come nacque l'idea Bradley per la Roma?
"C'era la proprietà americana e poteva essere un grosso successo: il primo statunitense alla Roma. Quando mi sono seduto per la prima volta con il ds Sabatini però questo particolare non è stato preso in considerazione perchè Sabatini aveva grande stima di Michael come giocatore. La scelta fu fatta solo da un punto di vista tecnico e in effetti poi con Zeman si conquistò subito un posto da titolare. Tornando all'attualità, adesso con la mia agenzia lavoriamo anche in America: siamo in un sistema globale e la mia intenzione, visti anche gli ottimi rapporti con Bradley, è dare continuità ad un progetto, quello di portare alcuni calciatori a giocare in America, in una realtà bella e da tener presente. Ho fatto delle trattative per vari ragazzi, tra cui anche profili di calciatori italiani che ho proposto in America dove stanno nascendo opportunità. C'è interesse ed è giusto che i nostri ragazzi giusti guardino a questa possibilità anche per una esperienza di vita"

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