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Marciniak arbitra la finale Champions, Gavillucci: "Il migliore? Diciamo il più in forma"

ESCLUSIVA TMW - Marciniak arbitra la finale Champions, Gavillucci: "Il migliore? Diciamo il più in forma"TUTTO mercato WEB
sabato 10 giugno 2023, 10:00Serie A
di Ivan Cardia
fonte Inviato a Istanbul

La finale di Champions League dopo quella del mondiale. È la stagione di Simon Marciniak, che questa sera arbitrerà Manchester City-Inter. A TMW ne parla l’ex arbitro italiano Claudio Gavillucci: “Diciamo che la gara più importante della stagione l’ha già diretta in Qatar. È un’annata indimenticabile per lui, è la prima volta che un arbitro nella stessa stagione dirige la finale mondiale e quella di Champions”.

È il miglior arbitro al mondo oggi?
"In questo momento è sicuramente il più in forma. Il migliore non esiste, il migliore è quello che sbaglia meno: l'abbiamo visto anche con l'arbitro Taylor, che ha un palmares di tutto rispetto e aveva già diretto partite importanti in stagione, poi però una giornata storta capita a tutti. Sicuramente è stato scelto l'arbitro più in forma. Detto questo, ogni partita ha una storia a sé: il pallone è rotondo per i calciatori, ma anche per gli arbitri".

In stagione c'è stata qualche incertezza.
"Credo che Rosetti abbia fatto la scelta giusta, è un arbitro carismatico e abituato a certe pressioni. È vero che nei quarti di finale, quando ha diretto Napoli-Milan, non ha eccelso e c'è stata qualche sbavatura, ma credo sia stata soprattutto responsabilità del VAR".

Che, ricordiamo, è sempre lo stesso: Kovacs.
"Sì. Però ogni partita è a sé stante e se ne fa tesoro per migliorare in futuro. Io sarei contento sia se fossi l'Inter che se fossi il Manchester City".

Visti i precedenti, ci aspettiamo un recupero extra-large.
"Diciamo che non dipende dall'arbitro, ma è una cosa a cui stiamo assistendo per le nuove direttive. Soprattutto nelle partite secche, di coppa, è giusto che tutto il tempo perso venga recuperato, anche per rispetto nei confronti di chi ha pagato, spesso profumatamente, il prezzo del biglietto. Mi aspetto che, qualora ci fossero perdite di tempo, l'arbitro recuperi tutto. Per il City non è certo un problema, è una squadra con un ritmo altissimo anche quando conduce la partita. Discorso diverso se l'Inter dovesse andare in vantaggio".

Marciniak arriva a questa partita con qualche polemica politica vista la sua partecipazione a una manifestazione di estrema destra. Può togliergli un po' di serenità?
"Diciamo che le polemiche ci sono sempre. Magari non di questo tipo, ecco. Però gli arbitri sono abituati a gestirle e non penso possano scalfire la sua serenità".

È un arbitro che fa giocare molto…
"Sì, nella media. Farei un discorso generale: quello che abbiamo visto fino a oggi è che il livello dell'intervento degli arbitri europei è diverso da quello a cui siamo abituati in Italia. Se dovessi essere un consulente dell'Inter, direi alla squadra di non soffermarsi troppo a ricercare falli, specie a centrocampo. Ci sono contrasti che in Italia vengono fischiati spesso e all'estero molto meno. Gli arbitri tendono a tenere i cartellini in tasca, diciamo che i centrocampisti e i difensori hanno una sorta di bonus in più. Tranne che per i gravi falli di gioco, dove al contrario la linea è di massima severità. La differenza è chiara: su contrasti di gioco, body check e simili c'è molta più tolleranza che in Italia. Sul gioco pericoloso bisogna stare molto più attenti".

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