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Il calcio di Guardiola e Pochettino. Senza un vero numero nove

Il calcio di Guardiola e Pochettino. Senza un vero numero noveTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
mercoledì 28 aprile 2021, 11:36Serie A
di Andrea Losapio

Quella di stasera fra Paris Saint Germain e Manchester City può essere una sfida fra due idee tattiche molto differenti. Entrambe camaleontiche, ma se da una parte Pochettino è più tradizionalista, dall'altro Guardiola ama stupire. Così nella gara più costosa di sempre, circa 3 miliardi di euro spesi sul mercato per provare a fare la differenza, non c'è un vero numero nove in campo.

QUI PSG - Ci sarebbe in panchina Mauro Icardi, preso per 50 milioni di euro dall'Inter, ma oramai relegato a panchinaro. Il tridente formato da Di Maria, Verratti e Neymar è quasi intoccabile, anche se l'ex Pescara solitamente non è un fantasista offensivo quasi più una mezz'ala, ma per ora sta facendo le gioie del PSG. Tutti quanti dietro al nuovo Ronaldo (Luis Nazario da Lima, ex Inter) che, però, non è un vero centravanti. Più una sorta di dieci e mezzo: fantasia e tecnica da dieci, scatto e corsa da undici. Il senso del gol, pur spiccato, e il lavoro spalle alla porta è ancora da migliorare. Comunque il 4-2-3-1 non ammette Icardi... E nemmeno Kean: Moise è stato decisivo in stagione, ma ha spesso giocato come alternativa più sull'esterno che da punta.

QUI MANCHESTER CITY - Guardiola invece ama stupire. Aguero è in scadenza contrattuale e non verrà inserito, con ogni probabilità, nell'undici di partenza. Gabriel Jesus potrebbe anche lui accomodarsi in panchina. Pensando che ci sono anche Sterling, Fernandinho, Ferran Torres, Mendy, Aké, Stones... Un esercito di iper pagati che non entrano nell'undici titolare che vede Foden come l'astro nascente del calcio inglese, mentre davanti non c'è una vera prima punta. Così il tridente è formato dal solito Mahrez, ubriacante per dribbling e assist, lo stesso Foden e, al centro, un altro piccoletto terribile come Bernardo Silva. C'era un tempo in cui si diceva che il Portogallo, con un vero attaccante, avrebbe vinto tutto. Ora tutti fanno come i Campioni d'Europa, cinque anni fa con Nani prima punta e Quaresma come esterno. A decidere la finale, però, in assenza di Cristiano Ronaldo ci aveva pensato Eder...

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