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Il Milan cancella lo zero ma ha un piede e mezzo fuori dalla Champions: 1-1 col Porto a San Siro

Il Milan cancella lo zero ma ha un piede e mezzo fuori dalla Champions: 1-1 col Porto a San SiroTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 3 novembre 2021, 20:41Serie A
di Ivan Cardia

Milan-Porto finisce 1-1. L’autogol di Mbemba pareggia la rete di Luis Diaz.

Di buono, c’è che il Milan cancella lo zero dalla classifica del proprio girone in Champions League. Era comunque un obiettivo, i rossoneri lo raggiungono pareggiando 1-1 a San Siro col Porto. Di brutto, che questo punto non basta alla banda Pioli per coltivare sogni europei: è ancora troppo presto per l’aritmetica, ma il Diavolo ha un piede e mezzo fuori dalla Champions. Potrebbe essere già fuori se l’Atlético Madrid stasera batterà il Liverpool, in ogni caso è solo questione di tempo. Il tabellone lo scrive tutto la squadra di Sergio Conceicao: subito in vantaggio con Luis Diaz, nella ripresa è un autogol di Chancel Mbemba (decisivo il tiro-cross di Pierre Kalulu, subentrato a Calabria) a equilibrare il risultato. Poi, una marea di fuorigioco e l’ingresso di Zlatan Ibrahimovic che non basta perché il Diavolo metta la testa avanti ai Dragoes. Troppo brutto il primo tempo, a parte i tiro a giro di Giroud; non abbastanza buono il secondo, nel quale pure i padroni di casa hanno ripreso ritmo e gioco che sono abituati a far vedere in campionato. A proposito, ora c’è il derby. È lì che si misureranno le vere ambizioni di questo Diavolo, ancora troppo giovane per l’Europa.

Le scelte iniziali: fuori Kessie e Kjaer, Conceicao recupera Uribe. Pioli conferma le anticipazioni della vigilia. Ibrahimovic resta in panchina, gioca Giroud. Con lo svedese, anche Kjaer e Kessie, che lasciano il posto a Romagnoli e Tonali con Bennacer. Torna titolare Brahim Diaz. Nei lusitani, la sorpresa sarebbe la presenza di Uribe al fianco di Oliveira a centrocampo, ma il colombiano dà forfait appena prima dell’inizio. Otavio e Luis Diaz esterni, Evanilson-Taremi tandem offensivo del 4-4-2 degli ospiti.

Subito Diaz, tra le polemiche. 1-0 Porto al 45. Aveva fatto impazzire la difesa rossonera all’andata, oggi Luis Diaz mette la gara in discesa per i suoi al ritorno. Il Porto spaventa subito il Milan con Evanilson, ma soprattutto passa dopo appena si minuti. Bennacer perde palla sul contrato (al limite, ma per Turpin regolare) di Grujic, che poi premia l’inserimento del colombiano a sinistra. Tata battuto, 1-0 immediato, piovono occasioni per il raddoppio degli ospiti ma l’ex Fiorentina apre l’ombrello e tiene a galla il Milan. Che sembra tutt’altra cosa rispetto al campionato: lungo, lento e prevedibile. Superata la mezz’ora, Giroud s’inventa un tiro alla Del Piero, Diogo Costa gli dice no. Il Milan prende fiducia, continua a soffrire ma almeno si palesa nell’area portoghese, ove l’estremo difensore sfrutta ogni singolo secondo per perdere tempo. Appena prima del duplice fischio, l’occasione capita sul sinistro di Saelemaekers: il belga spara alto da due passi, il Diavolo rientra negli spogliatoi in svantaggio di una rete.

Pioli cambia, Kalulu sveglia il Milan. Tra i peggiori in campo di un brutto Milan, Calabria fa la doccia in anticipo. Dentro Kalulu, che dà subito ragione a Pioli, che pure rischia di subire il 2-0 dopo dieci minuti con Evanilson: Santa Traversa viene in soccorso di San Siro. Il francese entra meglio del 2 in partita, all’ora di gioco crede sulla respinta di Diogo Costa su tiro di Giroud da due passi: il suo tiro-cross supera la linea di porta grazie all’aiuto di Mbemba. L’1-1 è il gol che serviva per dare la scossa ai rossoneri; il tecnico emiliano la asseconda, o almeno ci prova, inserendo forze fresche (Kessié e Krunic) e a un quarto d’ora dalla fine anche Ibra, senza però rischiare la coppia di panzer con Giroud. I lusitani si rifugiano nelle perdite di tempo e in un risultato che dal loro punto di vista è un’ipoteca come minimo sul terzo posto. Il gol, il Milan lo troverebbe nel finale con Ibra, ma Theo è in evidente posizione di offside sul filtrante di Krunic: una trappola nella quale i rossoneri sono spesso caduti, in una serata che non è stata quella che serviva.

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