Italia, il capodelegazione Vialli: "Se vinci qualcosa diventi immortale dal punto di vista sportivo"

Il capo delegazione della Nazionale italiana, Gianluca Vialli, ha parlato prima della conferenza stampa di Roberto Mancini. “Noi quando stiamo insieme cerchiamo sempre di ricordarci, fra di noi, la cultura azzurra. È uno dei capisaldi. Se sei azzurro una volta lo sei per sempre. Dietro a questo slogan, o mantra, ci sono due cose fondamentali. È un onore indossare la maglia azzurra, rappresenti l’élite del calcio italiano, hai il privilegio di rappresentare una nazione e la storia sportiva di un paese. Se vinci qualcosa diventi immortale dal punto di vita sportivo.
C’è pure un onore, c’è grande responsabilità, indossi una maglia più grande di te e ce l’hai solo in prestito. Devi sudarci dentro e restituirla, possibilmente in un posto migliore. Quando la indossi c’è molta pressione, ma devi farlo senza dimenticare chi l’ha indossata prima di te. Il dovere è quello di conservare e tramandarne il ricordo. Come Prati, Corso, Bellugi e Paolo Rossi. Questi giocatori sono stati importanti, degli idoli, il fatto che non ci siano più è come se si fossero portati via un pezzettino di me, in particolare Paolo Rossi, perché abbiamo fatto i Mondiali nel 1986, compagno d'avventura a livello televisivo, è stato un grande amico, un fratello maggiore”.
