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Italia U17, Giani e Iddrisa pronti al derby con l'Inghilterra: "Nel nostro cuore c'è solo l'azzurro"

Italia U17, Giani e Iddrisa pronti al derby con l'Inghilterra: "Nel nostro cuore c'è solo l'azzurro"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 21 maggio 2025, 23:45Serie A
di Daniel Uccellieri

C'è una linea sottile che separa il passato dal presente. Ed è tracciata su un campo da calcio in Albania, all'Arena Egnatia di Rrogozhinë, dove venerdì 23 maggio (ore 20.30, diretta streaming su RaiPlay e UEFA TV), la Nazionale Under 17, campione d'Europa in carica, affronterà l'Inghilterra nella seconda giornata del Gruppo B dell'Europeo. Una partita che sembra una questione personale, di identità.

C'è chi, come il terzino sinistro classe 2008 Laurence Adam Giani, è nato a Crewe, dove la nebbia si mescola al fango nei campetti di periferia, e il primo amore è un pallone sotto casa. Suo padre Marcello, italiano, e sua madre Isabelle, francese, lo portano da piccolo all'Hartford, squadra del quartiere, piccola come quei sogni che fanno meno rumore. A sette anni, Laurence alza il volume ed entra nel vivaio dello Stoke City. Oggi, a 17 anni, ha già messo un piede nella Premier League 2 con l’Under 21 (6 presenze e 307 minuti giocati), senza mai dimenticare da dove viene. E soprattutto, dove vuole arrivare.

"Non vedo l'ora di giocare contro l'Inghilterra - confessa -. Personalmente non considero questa partita un derby, perché mi sento italiano e il mio unico pensiero è l'Italia". Le sue parole sono importanti, come le radici che affondano in più terre, ma con il cuore che batte per un'unica maglia: quella azzurra. "Ho grande rispetto per gli inglesi, così come per tutti gli avversari, ma onestamente non temo nessuno. Sono concentrato unicamente su ciò che dice il Mister (Massimiliano Favo, ndr) e su come essere d'aiuto ai miei compagni."

E tra i suoi compagni, ad esempio, c'è il terzino destro, anch'egli classe 2008, Dauda Amihere Iddrisa. Nato a Brescia, ma di origini ghanesi. Da piccolissimo giocava a calcio dentro casa, finché la madre, stufa di vedere mobili rotti, lo iscrisse all'Uso Inzino, squadra dilettantistica del bresciano, all'età di 6 anni. Tre anni più tardi, la vita lo portò in Inghilterra, dove i genitori si trasferirono per lavoro. Negli Smethwick Rangers imparò la durezza e il rispetto del calcio anglosassone, tanto da meritarsi, nel 2019, la chiamata del West Bromwich Albion, con cui ha debuttato in Prima Squadra lo scorso 13 agosto (Fleetwood Town FC vs West Bromwich Albion FC 2-1), in occasione del 1° turno dell’EFL Cup, subentrando al 78' a Harry Whitwell. Ma, nonostante questo, il sangue resta azzurro.

"Questa partita rappresenta un derby per me - racconta -, perché conosco praticamente tutti, avendoli affrontati diverse volte nel corso degli anni. Non vedo l'ora di giocare, perché sono convinto che sarà una partita all'altezza delle aspettative".

Italia-Inghilterra, infatti, non è solamente uno scontro tra due delle più importanti scuole calcistiche di sempre, ma piuttosto un dialogo a distanza tra due ragazzi cresciuti all'ombra dell'Union Jack con l'idea che casa sia dove batte il cuore. In campo ci saranno anche le loro storie: quelle di chi ha scelto, senza esitazioni, di giocare per un tricolore che forse ha visto meno, ma che ha sempre sentito di più.

I ragazzi del tecnico Massimiliano Favo, campioni d'Europa in carica, sono partiti bene, battendo la Cechia per 2-1 all'esordio a Durazzo. L'Inghilterra, fermata sull'1-1 dal Belgio a Rrogozhinë, sa di non poter sbagliare. Laurence e Dauda la vivranno come sempre, come due ragazzi che, da anni, si fanno largo sui campi inglesi, ma che a ogni scivolata, ogni recupero, ogni gol, ribadiscono il loro essere italiani. E forse, guardando bene, quella sottile linea tra passato e presente non è più così sottile, ma è diventata un confine chiaro, tracciato lungo entrambe le fasce dai terzini azzurri.

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