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Juve, l’ennesima gara sbagliata. La Champions è una chimera e anche Pirlo riflette

Juve, l’ennesima gara sbagliata. La Champions è una chimera e anche Pirlo rifletteTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 26 aprile 2021, 06:45Serie A
di Simone Dinoi

Altri punti persi, la Juventus frena ancora una volta: a una settimana di distanza dalla sconfitta sul campo dell’Atalanta, i bianconeri si fermano un'altra volta restando inchiodati a un pari contro la Fiorentina. All’Artemio Franchi va in scena l’ennesima versione horror di Madama che, a dirla tutta, sembra essere diventata anche l’unica che la squadra di Pirlo è capace di proporre. Decidono le sorti del match i due numeri 9: prima Vlahovic, con lo scavetto, su calcio di rigore e poi Morata con un tiro a giro di sinistro che, complice una traiettoria di difficile lettura, beffa l’estremo difensore viola Dragowski. E in casa Juve resta quasi tutto qui: nel tiro di Morata e in sporadiche giocate dettate dalla tecnica di alcuni singoli. E a fine aprile questo non può non essere spunto di riflessione.

COSÌ LA CHAMPIONS È UNA CHIMERA - Un punto in due partite contro la Fiorentina, invischiata in piena lotta salvezza. A questo, senza andare troppo lontano dalla viola in termini di classifica, si aggiunge l’unico punto conquistato nella doppia sfida al Benevento che, per la cronaca, nel 2021 ha portato a casa tre punti in una sola occasione. Proprio all’Allianz Stadium. Non può essere casualità, non può essere sfortuna. La Juve vista a Firenze è la solita priva di organizzazione, di idee e di concentrazione. Una sola e unica maniera di creare grattacapi alle difese avversarie: palla a Cuadrado che, fra traversoni, dribbling a ripetizione e lanci in profondità, prova a risolvere la pratica. Ed essendo quasi arrivati al mese di maggio, al netto di tutte le attenuanti del caso, una squadra che punta alla qualificazione alla prossima Champions League non può essere solo questo e non deve sentirsi sicura di riuscire a centrare l’obiettivo.

ANCHE PIRLO RIFLETTE - E sul banco degli imputati non può non finirci anche Andrea Pirlo che di questa squadra dovrebbe essere il costruttore. I suoi però oltre ad avere pochissime soluzioni nelle testa e nelle gambe su come superare il muro avversario, costante di tutta la stagione, raramente hanno anche l’atteggiamento necessario per giocarsi punti che per il futuro bianconero hanno un’importanza quasi inestimabile. E anche Andrea Pirlo adesso comincia a riflettere su quello che sarà. Era già noto come non fosse più sufficiente la sola qualificazione all’Europa che conta, nonostante le smentite di rito dei vertici, ma che servissero risposte degne di nota dal campo per ripartire con forza l’anno prossimo. E le parole del postpartita del tecnico bianconero ai microfoni di Sky Sport sono più di un segnale: “Il Pirlo di oggi è diverso perché le aspettative iniziali, sia mie che della squadra, erano differenti, quindi non ritengo di aver compiuto il lavoro come volevo e come volevano tutti. Adesso ogni partita che passa si impara sempre qualcosa, si cerca di migliorare. Dalle prospettive iniziali però non sono contento e credo non sia contenta nemmeno la società”. Nessuno soddisfatto, parole che riecheggeranno con forza nelle prossime giornate.

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