Kean e altri dieci. Palladino penserà così Roma e Betis, prossime due partite della Fiorentina

Moise Kean è pronto a tornare al centro dell'attacco della Fiorentina. Lo aveva già fatto al Villamarin di Siviglia, in realtà, ma solo subentrando: già oggi all'Olimpico la musica sarà diversa e il nome della punta classe 2000, vice capocannoniere della Serie A, è pronto a figurare già tra gli undici iniziali presentati in distinta. Cambia troppo per l'universo a tinte viola attorno a lui: averlo o non averlo, sono davvero due mondi agli antipodi, non avendo un vero e proprio sostituto.
Per il futuro, il contratto e la clausola da 52 milioni di euro ci sarà tempo, adesso la priorità va al campo e al duplice fronte che vede la Fiorentina ancora potenzialmente in corsa per qualificarsi alla prossima Champions League e pure il trofeo della Conference League per l'ennesima volta. Per poterlo fare, ancora prima di poter pensare a come opporsi a un gigante come il Chelsea, ci sarà da rimontare il Betis giovedì prossimo. E anche lì nessun dubbio: se non ci saranno intoppi dall'Olimpico, tutte le fiches su Kean già dall'inizio. Ecco (anche) perché l'impiego ridotto di Siviglia: Palladino avrà di lui sempre e comunque, da qui in poi.
Le scelte di Palladino verso Roma-Fiorentina. Tra andata e ritorno col Betis, la sfida dell'Olimpico. E il tecnico è chiamato a gestire le forze e a pensare anche a giovedì prossimo: nel suo 3-5-2 davanti a De Gea non c'è Ranieri, squalificato, al suo posto si scalda Comuzzo per comporre il tridente arretrato con Mari e Pongracic. Sulla destra ancora niente Dodo, c'è Folorunsho, a sinistra Gosens. In mezzo forfait di Cataldi, in cabina di regia Richardson mentre ai suoi lati come mezzali favoriti Mandragora e Fagioli. In attacco riecco Kean, ma da titolare: da capire chi lo affiancherà tra Gudmundsson e Beltran.
