L'allarme di Marotta: "Non vedremo più un mercato di grandi cifre, sarà quello del baratto"

"Si tratta di un mercato povero, il mercato di riparazione di riparato non ha nulla". Giuseppe Marotta, dg dell'Inter, parla a Sky Sport della sessione che oggi finirà di calciomercato. "La pandemia ha giocato un ruolo importnate nel calcio e in Italia. Denaro non ce n'è, c'è una contrazione finanziaria da parte dei club, i ricavi sono diminuiti e questo incide sul potere di fuoco dei club nel calciomercato. E' una situazione difficilissima che porterà dei segni negativi nei prossimi mesi e stagioni come detto da autorevoli dirigenti. Il costo del lavoro è sproporzionato rispetto al fatturato, è quella l'ottica su cui incidere. Non si assisterà più a un mercato fatto di trasferimenti di grandi somme. Oggi si ricorre al baratto, come nell'antica Roma".
Come procede sul rinnovo di Lautaro e Bastoni?
"Stiamo agendo in un regime conservativo.
Valorizzare il patrimonio che ci dà risultato e in quest'ottica vanno rivisti i contratti, è una forma di rispetto per i giovani che danno grandi risultati".
Chi sta rinascendo è Eriksen
"L'Inter è una squadra tra le più importanti, non ci sono titolari fissi, ci sono titolari e cotitolari. Non si valutano i giocatori per i minuti giocati ma per quel che possono dare, devono essere sempre pronti. Oggi contiamo su un gruppo che sta dando il massimo ed Eriksen è uno di loro".
Su Dzeko è tutto finito?
"Le linee guida sono quelle di non poter spendere in questo mercato, l'audacia espressa dai procuratori è andata oltre alla logica dei club. Non si sono mai sviluppate trattative concrete".
Che ne pensa delle cifre del contratto di Messi?
"Quel calcio è finito, non vedremo più un calcio con quei contratti e quelle cifre. Dovremo adeguarci all'emergenza per lo sport".
Per questo non lo avete mai trattato?
"Non era mai da immaginare un contatto".
