La Cremonese sbatte sui propri limiti e compromette la rimonta salvezza

Blackout in casa Cremonese: dopo due vittorie consecutive, con la sconfitta di Udine i grigiorossi hanno vanificato quanto di buono costruito nelle ultime settimane con una clamorosa sconfitta. A pesare non è solo il rotondo risultato finale (3-0), quanto l’arrendevolezza mostrata nel corso dell’intera gara: un segnale preoccupante in vista degli ultimi impegni stagionali.
Bianchetti, capitano di una nave che affonda
Dopo le risposte positive ricevute contro l’Empoli, per la sfida della Dacia Arena mister Ballardini ha deciso di dare continuità al 4-3-1-2. Una mossa che ha sorpreso Sottil, ma non ha impedito alla sua squadra di dominare dal primo all’ultimo minuto con scambi veloci ed inserimenti puntuali. Tra le novità di formazione segnaliamo il ritorno di Matteo Bianchetti, squalificato contro l’Empoli. Il capitano grigiorosso, tra gli eroi della promozione in Serie A, sta vivendo una stagione da incubo e anche in Friuli ha faticato in occasione delle reti di Perez e Success. Tuttavia, come sottolineato dal tecnico grigiorosso nel post partita, le responsabilità di questa sconfitta sono dell’intera squadra, incapace di reagire al gol fulmineo di Samardzic dopo meno di tre minuti e mai pericolosa nei confronti del portiere avversario Silvestri.
Caccia all'impresa contro la Fiorentina
Prima del delicatissimo scontro salvezza con l'Hellas Verona, la Cremonese è chiamata a sfidare la Fiorentina per il ritorno della semifinale di Coppa Italia. In palio c'è una storica qualificazione in finale (e di conseguenza alla Supercoppa della prossima stagione), anche se il successo per 2-0 dei Viola all'andata è un risultato complicatissimo da ribaltare. Servirà prendere esempio dalle recenti gare di Lech Poznan e Monza, che hanno interrotto la lunghissima striscia di risultati utili dei toscani.
