Lazio-Torino, il giorno della verità per Sarri. Immobile verso la conferma

Sono passati 1056 giorni dall’ultima vittoria della Lazio contro il Torino. Era il 1 novembre 2020, c’era Inzaghi in panchina e Caicedo, con un gol al 94’, completò in casa del granata una pazzesca rimonta: da 3-2 a 4-3 nei minuti di recupero. Da quel pomeriggio, la Lazio non ha più vinto contro i granata: 4 pareggi e una sconfitta, nell’ultima gara dell’Olimpico. Basta questo per capire quanto la Lazio - e Sarri - soffra il gioco di Juric. Alle difficoltà naturali, ci sono quelle del momento della Lazio, a 4 punti dopo 5 giornate: è il peggior avvio da trent’anni.

Oggi dunque la Lazio non può sbagliare, lo sa anche la squadra che da ieri alle 13 si è chiusa dentro Formello in ritiro: una scelta condivisa dagli stessi giocatori. Serve massima concentrazione e fame per non sprofondare in modo irreversibile. Per questo in città il clima è febbricitante e la partita odierna è stata giudicata da tutti come una delle più delicate nella storia recente del club biancoceleste.

A poche ore dal fischio d’inizio, rimane qualche dubbio di formazione. La certezza è che in difesa torna Casale e farà coppia con uno tra Patric e Romagnoli, entrambi titolari nelle ultime due ed entrambi non al meglio. Vista la fisicità del Torino, Vecino può spuntarla su Rovella e Cataldi in regia, con Kamada e Luis Alberto come intermedi. Davanti un turno di riposo per Zaccagni, con Pedro alla prima da titolare in campionato con Immobile e Felipe Anderson: ancora panchina Castellanos, che Lotito aveva invocato nei giorni scorsi.