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Lichtsteiner a RBN: "Conte-Allegri diversi ma fenomenali. A Pogba auguro di fare la differenza"

Lichtsteiner a RBN: "Conte-Allegri diversi ma fenomenali. A Pogba auguro di fare la differenza"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 19 giugno 2023, 19:45Serie A
di Tommaso Bonan
La Juve in Gol
Radio Bianconera
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"Stephan Lichtsteiner" ospite a La Juve in Gol.
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Stephan Lichtsteiner ha parlato a Radio Bianconera, partendo dalle sue presenze con la Juventus. Di seguito le parole raccolte da Tuttojuve.com: "I numeri sono importanti, soprattutto in una società come la Juve. Molto difficile da valutare quello che è successo, non è stato facile per i giocatori e per lo staff con il continuo dare e ritirare i punti. Per una squadra è sempre difficile perché non sai dove ti trovi in classifica. La stagione non è stata bruttissima, considerando anche la semifinale di Europa League. Quando sei sul campo pensi soltanto a far bene e a portare il risultato a casa, ma non è facile se non sai in che posizione ti trovi e per quale obiettivo giochi; influisce sicuramente un po'".

Tu sei arrivato alla Juve in un momento difficile. Qual è il tuo ricordo dell'esordio?
"Sicuramente lo stadio era l'uomo in più, ci ha dato una grossa mano anche nei momenti di difficoltà. Ci spingeva. Anche l'arrivo di Conte è stato molto importante, uno che ci ha spiegato cosa significa essere giocatore della Juve, è stato un fenomeno e ha vinto tutto da giocatore. Con il nuovo stadio e con Antonio siamo ripartiti bene".

Qual è stata la prima cosa che ti ha detto Conte?
"Il messaggio più forte è quello che ci ha dato sul campo e negli allenamenti, ci ha preparato tantissimo per essere giocatori della Juve. Per i nuovi arrivati che hanno capito subito cosa significava giocare per la Juve. Giocando sulla fascia ce l'avevo vicino, ci ha dato una grossa mano, un input per far meglio e portare il risultato a casa".

Conte e Allegri sono completamente diversi.
"Sono diversi, Conte riesce a costruire una squadra, Max è quello che gestisce. Sono entrambi fenomeni e hanno vinto tantissimo. Sono diversi, ma non ti posso dire qual è stato il migliore per me. Per crescere, nel mio cambiamento, avere Antonio davanti, mi ha fatto crescere tantissimo al mio arrivo".

Nel tuo futuro prevedi qualcosa nel mondo del calcio?
"Non lo so, anno dopo anno prendo quello che arriva. Ora sto lavorando con i ragazzi, cercando di diplomarmi come allenatore. Nei prossimi anni cerco di crescere e poi magari un giorno perché no..."

Cosa diresti ai giocatori se fossi in Allegri?
"La Juve ha tantissimi campioni, non c'è necessità di spiegare quanto sia stato difficile l'anno. I giocatori hanno voglia di vincere, non bisogna parlare più di tanto. Sicuramente c'è da lavorare sul campo per essere preparati per la nuova stagione".

Si potrebbe ripartire con un progetto giovane. Pensi che sia fattibile?
"Secondo me bisogna valutare la situazione e i tifosi devono avere pazienza e fiducia nei giovani. Ne abbiamo tanti bravi e talentuosi, che possono fare la differenza attorno ai campioni. Troveremo un mix perfetto tra vecchi e giovani, si può sempre ripartire".

Cos'hai provato quando hai indossato la maglia della Juve?
"Difficile spiegarlo, non te lo puoi immaginare quanto è difficile anche per tutti i grandissimi giocatori. Ero orgogliosissimo, da giovani seguivo la Juve con tutti i suoi campioni, ero molto orgoglioso. Anche alla Lazio c'erano tantissime pressioni, ma la Juve la conoscono in tutto il mondo, è una big. E' sempre differente giocare per una squadra come la Lazio che s'accontenta di un quarto posto, mentre alla Juve devi rendere in ogni partita e se arrivi secondo c'è malcontento. Non è sempre facile. Devi portare sempre i titoli a casa, anche quelli più importanti".

Un racconto delle due finali perse.
"Sicuramente vista anche l'ultima finale serve la fortuna per vincerla. Per quelle che giocavamo noi contro Real e Barcellona fa ancora molto male come allora, ci penso quasi tutti i giorni".

Quell'episodio di Pogba poteva cambiare la storia.
"Poteva sì, come ho detto prima. Anche nella seconda. D'altronde ci mancava poco per portarla a casa. Ma è il passato e dobbiamo ancora aspettare ancora un po' per vincerla".

Tu hai dato il cuore per la Juve. Cosa diresti a Pogba?
"Paul è un campione dentro e fuori dal campo, non ha bisogno dei miei consigli. Gli auguro il meglio anche per la Juve, deve tornare in campo a fare la differenza perché ne abbiamo bisogno".

Da che parte stai? Gli schemi contano o è meglio essere lasciati liberi?
"Si deve trovare un mix: è il cammino ideale. Perché gli schemi sono importanti per gli automatismi ma puoi anche lasciare liberi i giocatori con un'organizzazione importante. Un misto tra due è perfetto. E' il progetto per vincere. Modulo preferito? 4-3-3 al momento, perché soprattutto per i difensori è importante crescere subito a quattro, poi a cinque dietro si può sempre passare. Anche 3-5-2 e 3-4-3, dipende dai giocatori che hai a disposizione".

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