Milan, battuto per 1-2 a San Siro dalla Cremonese, Polverosi: "Le amare sorprese"

"Aspettavamo la risposta di Allegri a Conte e invece è arrivato il colpaccio di Nicola. Aspettavamo la conferma del Milan dopo il buon primo passo in Coppa Italia contro il Bari e invece è arrivata una fragorosa smentita": parole di Alberto Polverosi, nel suo fondo per il Corriere dello Sport in cui ha parlato del ko di ieri sera del Milan in casa contro la Cremonese.
"Era il ritorno in panchina di Massimiliano Allegri - prosegue - 465 giorni dopo la finale di Coppa Italia, ultimo trofeo della Juventus. Peggio di così, non gli poteva andare. Già il primo gol della Cremonese non era arrivato per caso, ma alla fine di un periodo di pressione e di superiorità tecnica. Sì, tecnica. Quelli del Milan sbagliavano passaggi e posizioni (Pavlovic sul colpo di testa di Baschirotto), quelli della Cremonese costruivano in velocità, e con una certa precisione, a destra con Zerbin, a sinistra con Pezzella e al centro con Bonazzoli. E a proposito di Baschirotto, se Gattuso fra le sue idee ha anche quella di una difesa che sappia marcare a uomo, che abbia forza fisica, temperamento ed elevazione, gli dia un’occhiata, non butterà via il suo tempo".
Modric tra le poche note liete: "Il nuovo Milan, nuovo nella testa, sembrava riapparso a inizio ripresa, grazie soprattutto a quel ragazzino di quarant’anni che era sempre più dentro alla squadra. E quando la sua palla non è arrivata a destinazione, la colpa era di chi non ci aveva creduto, come è capitato a Loftus-Cheek. Ma è durato un quarto d’ora, non di più".
