Roma, Bove: "C'è ancora l'idea del calciatore ignorante, siamo indietro"

Il calcio e lo studio. Due cose che possono andare di pari passo, come accade per esempio nel caso di Edoardo Bove. Il centrocampista classe 2002 della Roma, lanciato dalla scorsa stagione da parte di José Mourinho, è stato infatti premiato ieri alla LUISS nell'ambito della festa dello sport organizzata dall'ateneo capitolino, a margine della quale ha raccontato la sua esperienza.
Le parole di Bove. "Nel nostro mondo c’è ancora l’idea del calciatore ignorante - ha detto il giallorosso, come riportato da Il Tempo - siamo molto indietro da questo punto di vista. La formazione universitaria mi è utile in campo, vale come allenamento mentale e mi fa pensare più velocemente e allo stesso tempo i valori dello sport mi servono tutti i giorni. Possono sembrare due mondi distanti, ma in realtà sono collegati. Io, come tutti, ho fatto dei sacrifici, non ho finito la scuola nel mio liceo perché mi dovevo allenare la mattina e quindi non posso che essere grato alla Luiss perché non permette che l'agonismo sia un ostacolo allo sviluppo accademico".
I numeri di Bove. "Figlio" di Trigoria, romano e legato alla società da un contratto fino al 2025 per il quale sono in corso (non semplicissime) trattative per il rinnovo, il classe 2002 ha fin qui giocato dodici partite di campionato, di cui otto da titolare, portando a casa due assist. Cinque presenze e un gol in Europa League.
