Signori: "Il Bologna può essere la nuova Atalanta, sfidare i rossoblù è dura per tutti"

Con la conquista della Coppa Italia battendo in finale il Milan, il Bologna ha regalato una serata indimenticabile: non solo ai suoi tifosi e a tutta la città, ma anche a quei giocatori che negli anni hanno reso grande il club felsineo. Tra questi Beppe Signori, in rossoblù dal 1998 al 2004. L'ex attaccante, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha sintetizzato così gli ingredienti che caratterizzano la formazione di Italiano: "Consapevolezza, fiducia, la voglia di tutte le componenti, l’idea che tutto questo possa diventare non un fatto isolato ma un’abitudine, una bella consuetudine.

Oggi ci faccia caso: nessuno, a Bologna, davanti alla sfida con una big dice più che firmerebbe un pareggio. Ora c’è una squadra che vuole sempre
vincere e che sa vincere. E vince. Ora c’è considerazione fuori, oltre che dentro. Rispetto. Adesso incontrare il Bologna è dura. Prenda l’Atalanta: adesso sfidarla non è più come alcuni anni fa. Ora è una big".

In molti ad inizio anno non credevano che un'annata del genere fosse possibile: "Questa è una squadra che non specula mai, che attacca, che è propositiva. Riuscire a far meglio di una stagione fa era difficile. Lasciamo stare se arriverà o meno la Champions: questo Bologna ha già fatto di più dello scorso anno. Io non ho mai visto la squadra mettersi a difendere, mai. C’è intelligenza da parte di tutti, dalla società all’allenatore". Il Bologna, infine, può essere la nuova Atalanta? A tal proposito, Signori dice: "Più sì che no, però quel che dice Freuler è vero. La continuità di risultati ti fa crescere, ti fa grande. Per cui, la strada è questa ed è avviata".