Stima e necessità. Ricordate cosa disse Conte su Raspadori nel momento più delicato?

Giacomo Raspadori con la sua punizione al Via del Mare di Lecce non ha solo consegnato al Napoli la quarta vittoria consecutiva. Ha soprattutto alimentato il sogno Scudetto della squadra di Conte con un altro gol da tre punti. Non è la prima volta. "Stiamo costruendo il nostro sogno un pezzetto alla volta, il miglioramento è stato costante. Dobbiamo ancora fare un piccolo passo, una partita alla volta", ha detto il calciatore classe 2000 al termine di un match che l'ha visto protagonista dal primo minuto.
Per schierare Raspadori nell'undici titolare Conte ieri pomeriggio ha cambiato modulo, ancora una volta. E' passato al 4-4-2 per aumentare la pericolosità offensiva di una squadra che per la verità dopo il gol del calciatore emiliano s'è principalmente limitata a gestire. A chiudere la partita con un altro clean sheet, il 17esimo in 35 partite di campionato. Fosse dipeso dall'allenatore, questo modulo sarebbe entrato in scena già una settimana fa. Già contro il Torino. "Abbiamo messo Olivera centrale, doveva già giocare con il Torino ma poi Raspadori si è alzato la mattina con 38.5 di febbre", ha dichiarato ieri Conte al termine del match.
Oggi protagonista della corsa Scudetto, Raspadori a gennaio sarebbe volentieri andato via. C'erano 4-5 squadre interessate, soprattutto l'Atalanta che alla fine ha virato su Daniel Maldini. Però il Napoli nell'ultima finestra di calciomercato nonostante un utilizzo col contagocce del calciatore non ha mai aperto una trattativa. Con Kvaratskhelia titolare nel girone d'andata e David Neres in grande spolvero nei giorni in cui il georgiano si trasferiva a Parigi, per Raspadori non sembrava esserci spazio. Erano tempi di piena, tempi in cui gli infortuni non erano ancora argomento di discussione e distanti ormai circa tre mesi
Eppure già il 14 febbraio, a precisa domanda su un Raspadori trattenuto a gennaio nonostante le proposte e la sua volontà, Conte rispose in maniera piuttosto decisa: “Davamo anche lui? No, per sapere… (ride, ndr). Il campionato lo devi finire: va bene tutto, ma se dobbiamo dare via anche lui. È un segnale di stima? Ma anche di numero e di necessità. Mi sono espresso, anche prima del mercato, nei suoi confronti: i calciatori bravi provo a tenerli. Poi ci sono anche cause di forza maggiore per cui può accadere il contrario, ma Jack si è sempre impegnato".
Parole quasi profetiche perché Raspadori è stato uno dei grandi protagonisti degli ultimi due mesi e mezzo del Napoli. Ha sempre dato risposte, anche quando gli altri non le davano. E ieri ha segnato un altro, l'ennesimo gol pesantissimo della sua carriera.
