TMW - Milan, il retroscena sull'incontro saltato per Leao: litigata fra il padre e Dimvula

Emergono retroscena sull'incontro saltato fra il Milan e l'intero entourage di Leao, martedì scorso. Perché contro ogni previsione, a Casa Milan, si è presentato il solo Ted Dimvula, avvocato che detiene la procura del portoghese dopo la firma di giugno, antecedente al rinnovo con Jorge Mendes che, di fatto, non è valido. All'incontro dovevano essere presenti proprio il super agente portoghese, in videocall, i collaboratori di Dimvula, la dirigenza milanista e il padre di Rafael Leao. Nelle intenzioni del Milan poteva e doveva essere un incontro risolutorio, con un'offerta sul tavolo da circa 6 milioni di euro all'anno, più la promessa di stralciare il debito che Leao ha nei confronti dello Sporting di Lisbona (a metà con il Lille).
Litigata fra il padre e l'avvocato.
L'incontro non si è tenuto a causa delle divergenze fra il padre di Leao, che ha giocato un ruolo decisivo nella scelta del figlio di firmare la procura, e proprio Ted Dimvula. Oggetto del contendere è ovvio, cioè la parte economica. Probabilmente quella del calciatore, quasi per certo quella da dividere (e come dividersi) gli eventuali compensi. Leao intanto continua a percepire 1,5 milioni di euro e ha un'azione esecutiva pendente sul capo - il più classico pignoramento del quinto dello stipendio - e che avrà sempre finché il debito non è estinto.
Mendes e lo Sporting.
C'è poi una parte molto importante di questa faccenda, che sono i 19,5 milioni che Leao deve allo Sporting e che non può pagare se non mese per mese. Jorge Mendes ha più volte cercato di trovare un accordo con il club portoghese e non è detto che, alla fine, non riesca a trovarlo. Però a quel punto peserebbe sulla trattativa e non in maniera relativa. Il puzzle è quindi molto complicato ed è difficile da dirimere.
Come abbiamo già scritto non ci sono offerte sul tavolo e serviranno altri incontri. Probabilmente non solo fra il Milan e Dimvula, ma anche fra il padre, Mendes e lo stesso avvocato. Avendo firmato a giugno 2022, il rischio è che senza un accordo Leao possa anche non rinnovare fino al 2024. Una spada di Damocle decisamente pendente sul capo di tutti.
