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TMW - Parma, Pecchia: "Modric il più forte che ho incontrato: un mix di tecnica, talento e qualità"

TMW - Parma, Pecchia: "Modric il più forte che ho incontrato: un mix di tecnica, talento e qualità"
venerdì 23 settembre 2022, 16:38Serie A
di Simone Lorini
fonte da Trento, Luca Cilli

Il tecnico del Parma Fabio Pecchia, intervistato da TuttoMercatoWeb.com a margine del Festival dello Sport di Trento, è tornato a spiegare la sua scelta di lasciare la Cremonese per accettare l'offerta del presidente Krause: "Volevo concludere il mio percorso a Cremona perché pensavo che lì il lavoro fosse terminato e c'è stata l'opportunità del Parma: è vero che disputa il campionato di B ma è una piazza storica, con tradizione e la sfida mi affascinava".

Il Parma è una piazza storica: quanta pressione sente?
"Ora dobbiamo pensare a giocare, da noi il proprietario, il club, la gente e tutto quello che ruota intorno, si aspettano di vedere delle prestazioni di una squadra che ha voglia di giocare e noi dobbiamo pensare a lavorare e crescere. Ci sono tanti giovani anche quest'anno e bisogna avere voglia di vincere, le pressioni fanno parte del mestiere e bisogna conviverci".

Tanti giovani ma anche esperienza: come ci si rapporta con uno come Buffon?
"Credo sia veramente la cosa più semplice: creare un rapporto con Gigi è facile e tutti vorrebbero avere un giocatore di questo valore ed un uomo di questa esperienza".

Tre giovani da segnalare a Mancini:
"I giovani che avevo a Cremona, ma sono tutti seguiti. Non credo che Mancini abbia bisogno di suggerimenti".

I giocatori più forti che ha incontrato nella sua carriera?
"Ho avuto la fortuna di stare a contatto con giocatori di altissimo livello, a Napoli, alla Juve e poi al Real Madrid da allenatore. Mi viene da pensare a Modric: vedendolo allenare lo posso definire un mix di tecnica, talento, qualità e quantità che ho fatto fatica a ritrovare in giro per il mondo".

Ha vinto il campionato a Cremona e prima anche a Verona: perché questo Parma può farcela?
"La squadra che alleno è una formazione completamente diversa da quelle che ho allenato ma questo è abbastanza normale. Qui c'è un gruppo di tanti giovani, tantissimi stranieri, tutti ragazzi di proprietà ed è un percorso diverso perché il lavoro che viene fatto rimane all'interno del club e non si disperde e questa è già una gran differenza rispetto a Cremona. Il Parma deve pensare a giocare, strada facendo il campionato definirà i propri valori e noi vogliamo starci dentro, vogliamo giocare".

Quanti e quali margini di miglioramento avete ancora:
"Quando hai così tanti giovani in squadra il margine di miglioramento te lo fanno i giovani e non lo puoi definire. Non sai come affronteranno le sfide e come sarà la loro evoluzione, dobbiamo necessariamente passare dalla loro crescita".

Il Napoli sta putando su giovani di grande qualità: si aspettava questo inizio di campionato?
"Da esterno bisogna fare i complimenti al club, perché lavorare in una certa direzione non è da tutti. Nonostante i tanti cambi, la squadra ha mantenuta intatta la propria filosofia e riesce a fare un bel calcio".

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