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TMW RADIO - Amelia: "Maignan gran colpo di Maldini, Handanovic sa dove non può arrivare"

TMW RADIO - Amelia: "Maignan gran colpo di Maldini, Handanovic sa dove non può arrivare"TUTTO mercato WEB
© foto di Francesco Inzitari/I love Giana
martedì 1 marzo 2022, 19:36Serie A
di Alessandro Di Nardo
Archivio Stadio Aperto 2020-2021
TMW Radio
Archivio Stadio Aperto 2020-2021
Marco Amelia ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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Intervenuto nel corso di Stadio Aperto su TMW Radio, l'ex portiere Marco Amelia, oggi allenatore, ha detto la sua sui temi caldi legati alla Coppa Italia ed al campionato, partendo dal derby di Coppa Italia di stasera: “Il Milan forse ha il compito più difficile; l’Inter viene da uno scudetto vinto e da anni migliori. Il Milan sta cercando di ricreare una mentalità ambiziosa. In questo momento c’è da tener duro perché stanno tornando su Napoli e Juventus. Il derby è importante in sé ma anche perché può portare ad una finale”.

Maignan sta sostituendo alla grande Donnarumma.
“La società è arrivata alla conclusione che non poteva trascinare la questione Donnarumma per le lunghe ed ha pescato un portiere che in pochi conoscevano ma che ha generato grande entusiasmo. Credo che Maignan sia uno dei migliori portieri in circolazione e possa migliorare ancora. È stata un’intuizione rischiosa ma ottima di Maldini e degli altri dirigenti del Milan. Peccato per l’infortunio alla mano che gli ha fatto saltare due mesi, la sua assenza si è sentita nonostante le buone prove di Tatarusano”.

Da ex portiere, Handanovic le sembra in calo?
“Possono capitare errori in questo ruolo. Ho letto di qualche critica sul fatto che spesso rimane fermo. Penso che con l’esperienza abbia capito su quali palloni non può arrivare, questo non lo vedo come un errore. Stiamo parlando di un portiere che anno scorso è stato decisivo per il campionato”.

Cosa ne pensa del rinnovo di Buffon?
“Sono un po’ invidioso. Per lui l’età è davvero solo un numero. È stato il miglior portiere della storia e continua a fare il suo mestiere con grande professionalità. C’è da invidiare la sua continuità mentale. La sua è stata una scelta di cuore: è tornato nella squadra che l’ha cresciuto, il Parma, e sta facendo bene. Per questo c’è solo da fargli i complimenti”.

Il ruolo del portiere è molto cambiato in questi anni.
“Io come caratteristiche sono stato sempre portato a provare a giocare coi difensori, credo che se riesci a far partire il possesso dal basso ne guadagni molto. Lo facevamo già nel Livorno, oggi è diventata una necessità per creare spazi. Il fatto è che non puoi sbagliare in questo modo, ma l’errore capita. La caratteristica più importante per un portiere credo rimanga la capacità di comunicare coi difensori e guidarli”.

Come giudica finora il lavoro di Allegri?
“Per adesso mi ha convinto. Lo conosco molto bene e devo dire che, dopo i correttivi fatti nel mercato, sta tornando la vecchia Juventus. Adesso la Juve è tornata in corsa per il titolo, c’è poco da dire”.

E sull’esperienza di Mourinho alla Roma?
“Direi che per ora è una gestione positiva, conoscendo anche quanto è complicata la piazza romana. Sta cercando di far fare un salto di qualità all’ambiente. È stato preso per questo e per programmare e sta lavorando bene. Se si aggiungono i punti buttati via con la Juventus negli ultimi minuti, credo che di critiche se ne sarebbero sentite poche. Adesso sta plasmando la rosa con acquisti importanti anche come Sergio Olivera. Anche Capello nel primo anno mise le basi per il trionfo arrivato poi nel secondo anno, penso che l’idea di Mourinho sia la stessa”.

Il Genoa ha sbagliato a mandar via Ballardini?
“Penso che la rosa del Genoa abbia delle grandi lacune. Con allenatori diversi ci sono stati gli stessi problemi. Le difficoltà della squadra sono evidenti. La problematica sta negli scontri diretti, che vanno vinti. Inutile prendere punti a Roma e Inter se con Salernitana e Cagliari non vinci. Il cambio societario ha aumentato forse le difficoltà”.

Cosa le ha lasciato l’esperienza a Prato?
“Sono molto legato ai ragazzi. Sto soffrendo per i risultati dei ragazzi a cui voglio molto bene. Prato è una piazza importante, abbiamo iniziato bene ma poi ci sono state difficoltà anche legate all’addio di alcuni giocatori e al mancato acquisto di altri”.

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