Tudor: "Juventus del futuro? Non ci penso, la mia vita è tutta domani alle 20.45"

"Permettetemi, intanto, di fare i complimenti al Napoli, sono stati i più bravi. In un campionato vince sempre chi lo merita di più, sono 38 partite...". Ha iniziato così la conferenza stampa di vigilia il tecnico della Juventus, Igor Tudor. "Domani conterà più la testa o il cuore? Serviranno entrambe le cose. È una partita da un lato importante, dall'altro da preparare come le altre".
Con Napoli, Inter e Atalanta già aritmeticamente certe della qualificazione in Champions (e il Bologna comunque sicuro di partecipare all'Europa League dopo il successo in Coppa Italia contro il Milan) restano ancora tre posti a disposizione per le prossime coppe europee. Uno in particolare - quello per la Champions - è l'obiettivo della Juventus che domani affronta il Venezia nell'ultimo turno di campionato.
Che idea si è fatto della Juve? Il 4° posto è il reale valore della rosa?
"I calcoli non sono nel mio modo di pensare come allenatore, mi concentro di più sul lavoro settimanale. Il potenziale, secondo me, è più grande di quel che si vede ora".
Sta già guardando la rosa del futuro?
"Non guardo niente. Solo i giocatori di oggi, come stanno, penso alla riunione giusta da fare domani, poi alle 20.45 tutta la mia vita è lì, il resto non conta niente".
