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Udinese-Juventus 0-3, le pagelle: Chiesa da 7,5. Cambiaso fa tutto, Samardzic cambia i suoi

Udinese-Juventus 0-3, le pagelle: Chiesa da 7,5. Cambiaso fa tutto, Samardzic cambia i suoiTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 21 agosto 2023, 06:48Serie A
di Ivan Cardia

UDINESE-JUVENTUS 0-3
(2' Chiesa, 20' Vlahovic, 45' Rabiot)

Le pagelle dell'Udinese - A cura di Paolo Lora Lamia

Silvestri 5,5 - Nel primo tempo, sui tre gol subiti, ha responsabilità soprattutto sul terzo dato che la sua uscita a vuoto consente di insaccare a porta vuota. Poco impegnato dopo l’intervallo.

Perez 5,5 - In qualche occasione accompagna l’azione offensiva mentre, sul piano difensivo, soffre molto visto che la Juve entra spesso dalla sua parte.

Bijol 6 - In una prima frazione di gioco di grande difficoltà per la sua squadra, contiene come può le avanzate bianconere evitando qualche occasione pericolosa.

Kabasele 5,5 - Come i compagni di reparto, fa quel che può e respinge anche qualche pallone insidioso, ma fatica tremendamente contro lo scatenato attacco di Allegri e soprattutto nella prima parte di gara.

Ebosele 5,5 - Non si propone quasi mai sulla corsia di destra, avendo ancora più difficoltà nel contenere Cambiaso e Chiesa che si propongono con continuità. Dal 57’ Ferreira 6 - Soffre meno del compagno, anche perché la Juve nella ripresa spinge con minore veemenza.

Zarraga 5 - Un suo errore ad inizio gara dà il via all’azione del vantaggio della Juve, che indirizza il match. Fatica a farsi notare nelle due fasi. Dal 46’ Samardzic 6,5 - Entra lui e cambia il volto dell’Udinese. Dei friulani è rifinitore ma anche risolutore, sfiorando il gol che avrebbe potuto riaprire la gara.

Walace 5,5 - Dovrebbe fungere da diga in mezzo al campo, ma la mediana di Allegri prevale in più di un’occasione contro lui e i suoi compagni.

Lovric 6 - Del trio di centrocampo dell’Udinese è l’elemento che si propone di più in avanti, provando anche in qualche caso la conclusione e soprattutto dopo l’intervallo.

Kamara 6 - Tra i pochi che si salvano nell’undici di Sottil nel primo tempo, grazie a diverse sue discese sulla sinistra da cui nascono potenziali occasioni. Dal 46’ Zemura 6 - Prova sufficiente da parte sua, con qualche inserimento in area nelle fasi finali della partita.

Thauvin 5,5 - Giostra sulla trequarti, rendendosi pericoloso solo ad un soffio dall’intervallo con un tiro deviato in angolo da Szczesny. Dal 66’ Success 5,5 - Una chance e poco altro, in un finale di gara non esaltante per lui.

Beto 5,5 - Serata difficile per il centravanti, poco servito dai compagni. Quando arriva qualche pallone in area, fatica a rendersi pericoloso venendo letteralmente francobollato da Bremer. Ha una chance nella ripresa, ma la spreca. Dal 75’ Lucca sv.

Andrea Sottil 5 - Esordio in campionato da dimenticare per la sua Udinese, soprattutto per un primo tempo da film horror iniziato con l’errore di Zarraga che propizia lo 0-1 di Chiesa. I cambi migliorano la squadra, ma non modificano il punteggio.

Le pagelle della Juventus - A cura di Ivan Cardia

Szczesny 6,5 - La prima parata della sua gara arriva appena prima dell'intervallo: brutta, ma almeno efficace. Meglio la seconda, su un tentativo da fuori di Samardzic. Decisamente meglio la terza e la quarta: a dieci minuti dalla fine, blinda la porta con un doppio intervento, pure di faccia. E si porta a casa il clean sheet.

Danilo 6 - Poco dopo la mezz'ora rimedia un giallo evitabile e che ne condiziona la serata. Qualche sbavatura in più rispetto al solito.

Bremer 6 - Come sopra: non grandissimi pericoli, né errori. Ma nemmeno una sensazione di tranquillità assoluta e inossidabile, specie nel secondo tempo.

Alex Sandro 6,5 - Parte aggressivo, conquista il rigore che vale il 2-0. Solido anche in fase difensiva: da braccetto, il tanto discusso rinnovo semi-automatico vale la pena.

Weah 6 - Quarantacinque minuti di grande diligenza tattica: forse persino troppa per Allegri che, in cerca di qualcosa di diverso, lo manda sotto la doccia durante l'intervallo. (Dal 46' McKennie 6 - Più pericoloso negli sganciamenti, più disattento solo in una copertura. Applicato nelle altre: prestazione molto interessante in chiave futura).

Miretti 6 - Anche la sua gara dura quarantacinque minuti. Di buon livello, non fosse per un'incertezza nel finale che probabilmente gli costa il cambio. (Dal 46' Fagioli 5,5 - Quel numero lì è un segnale di personalità. Entra che la Juve gigioneggia e si allinea all'andazzo generale).

Locatelli 6,5 - Ordinato, preciso, senza strafare. Spende un giallo quando serve, tiene bene la posizione.

Rabiot 7 - Zitto zitto, parte bene come aveva chiuso. L'inserimento è perfetto, l'incornata preziosa perché manda la Juve negli spogliatoi ancora più euforica e convinta.

Cambiaso 7 - Allegri gli chiede di: attaccare, coprire, aggredire, accentrarsi, allargarsi, forse anche fare il caffè ai compagni all'intervallo. Incredibilmente, riesce a fare tutto e anche piuttosto bene, firmando pure l'assist per il tris di Rabiot. (Dal 70' Iling Jr 6,5 - Allegri lo preferisce a Kostic: bell'attestato di stima. Qualche buona sgroppata).

Vlahovic 7 - Costruisce il primo gol, freddo dal dischetto sul raddoppio. L'esultanza la dice lunga sui suoi desideri di mercato. Nella ripresa si spegne, pure per mancanza di rifornimenti che restano il principale dubbio sulla sua esistenza nel gioco di Allegri. Messaggi, pure forti, ne ha comunque mandati: difficile chiedergli di più. (Dall'85' Yildiz s.v.).

Chiesa 7,5 - Apre il primo tempo col tocco di Mida: il primo pallone, dalla lunetta, lo manda in rete. Lo chiude con una sfuriata delle sue, del "vero" Federico che per una stagione è rimasto al palo, tra la lunga ripresa e le tante paure. Se è tornato davvero, Allegri ha in mano un'arma impropria. Esce visibilmente stanco. (Dal 77' Milik s.v. ).

Massimiliano Allegri 6,5 - Nel primo tempo la Juve sembra un'altra cosa rispetto al recente passato: fresca, compatta, aggressiva, veloce. Nel secondo, torna a rifugiarsi in una passività eccessiva, con trame di gioco lente e prevedibili. Ritrova Chiesa e Vlahovic: mica poco. Per ora, pare avere due squadre diverse in mano: se prevarrà la prima, può credere allo scudetto. Ma dipende - anche - da lui.

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