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Chi comanda alla Samp? Manfredi defilato e Messina in ascesa. Nonostante la contestazione

Chi comanda alla Samp? Manfredi defilato e Messina in ascesa. Nonostante la contestazioneTUTTO mercato WEB
Oggi alle 11:49Serie B
di Tommaso Maschio

Nonostante la contestazione da parte della Sud in casa Sampdoria sembra che l’ex board advisor e braccio destro del presidente Manfredi, Alessandro Messina, che attualmente non ricopre incarichi ufficiali, sia sempre più l’uomo di fiducia dell’investitore Joseph Tey e del suo braccio destro Nathan Walker. Lo riferisce Il Secolo XIX spiegando che da fine giugno l’attuale numero uno Matteo Manfredi si è defilato e dai primi di luglio non c’è più traccia di una sua determina nelle scelte societarie o di un riconoscibile intervento che ne rimarchi il ruolo, nonostante le firme sui comunicati degli arrivi del tecnico Massimo Donati e del dirigente Jesper Fredberg siano le sue.

Ecco che con un presidente invisibile è riemersa la figura di Messina. Che ai primi di giugno, su pressioni della proprietà si era dimesso da board advisor: aveva un contratto triennale da 120.000 euro netti a stagione (e incentivi legati ai tagli delle spese della società). Nella stagione scorsa una presenza fissa ovunque, la sua. A Bogliasco quasi quotidiana, interagendo con allenatori, giocatori, responsabile area medica, fisioterapisti. - si legge suo quotidiano ligure - Al Ferraris quasi sempre (in campo già nel riscaldamento), in trasferta pure. Attaccato a Manfredi, con l’input per tutti di doverlo informare su ogni decisione e scelta. (…) Un mese e mezzo di silenzio, poi a fine giugno il ritorno in prima fila, a braccetto con Walker, con il quale nei mesi scorsi aveva stretto un forte legame. (...) È stato Messina a tagliare profili poco graditi nell’organigramma societario e tecnico. È stato Messina con Walker a avere i primi contatti con Donati. È stato Messina a presentare il neo Ceo sport Fredberg ai dipendenti della sede. È Messina che si sta imponendo per riportare in organico Luca Silvani, il responsabile del settore giovanile coinvolto nel caso Iene”.

Una situazione poco chiara dunque che ha portato alla contestazione dei gruppi della gradinata Sud che però avrebbe lasciato indifferenti i protagonisti della vicenda. Non il massimo per ricucire con i tifosi dopo un’annata terribile e gli addii, poco digeriti dalla piazza, di due uomini dal dna blucerchiato come Chicco Evani e Attilio Lombardo che nel finale della scorsa stagione avevano riportato l’identità doriana al centro della squadra.

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