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L'ultimo ballo di Mimmo che chiude il cerchio: Criscito lascia il calcio giocato ma non il suo Genoa

L'ultimo ballo di Mimmo che chiude il cerchio: Criscito lascia il calcio giocato ma non il suo GenoaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 20 maggio 2023, 10:19Serie B
di Andrea Piras

Ci sono storie e storie. Quella di Domenico Criscito, per tutti Mimmo, e il Genoa è una di quelle che racchiude vita, passione, amore collegati a due colori, il rosso ed il blu. Ha come centro del mondo Genova, città che lo ha cresciuto calcisticamente e umanamente, dove ha conosciuto sua moglie. Una città che lo ha visto partire diverse volte - prima con destinazione Torino sponda Juventus, poi San Pietroburgo ed infine Toronto - ma poi sempre tornare per vestire la maglia rossoblu. Una sorta di seconda pelle per lui, una casacca storica che lui nel tempo non dimenticherà mai.

Il suo arrivo al Genoa
Una storia che parte da lontano, quando un ragazzino di 16 anni viene notato da Claudio Onofri e viene aggregato alle formazioni giovanili. Era il 2002 e quel ragazzino con il sogno di tirare un calcio ad un pallone nemmeno immaginava che l'anno successivo, era il 7 giugno 2003, avrebbe debuttato in Serie B con la prima squadra nel match conclusivo di una stagione maledetta per il Grifone e culminata con la retrocessione in C, poi annullata a causa del caso Catania e al conseguente ripescaggio che portò la cadetteria a 24 squadre. "Le gambe che tremano e poi la notte insonne, trascorsa insieme ai miei compagni della Primavera a cantare i cori della Nord" ha ricordato in una recente intervista a Il Secolo XIX.

Dalla promozione all'Europa
Nel 2006-2007 la prima vera stagione da titolare all'ombra della Lanterna. Con 39 presenze e quattro goal fra campionato e Coppa Italia, Criscito contribuisce al ritorno in Serie A del Genoa a braccetto con Juventus e Napoli. Dopo una parentesi di sei mesi alla Juventus, il ritorno a Genova e la conquista nella stagione 2008-2009 della qualificazione in Europa League con il quarto posto in coabitazione con la Fiorentina e la Champions sfumata solo per una questione di scontri diretti. Nella stagione successiva arriva anche la rete al playoff europeo in casa dell'Odense, 1-1 il finale dopo il 3-1 del "Ferraris", che sancisce il passaggio alla fase a giorni della squadra di Gasperini.

L'ultimo ritorno
Poi l'ultimo ritorno. Forse il più emozionante. A gennaio 2023 riabbraccia i colori rossoblu in Serie B. Troppa era l'amarezza per come si era conclusa la stagione precedente. Ancora di più la voglia di riportare la piazza dove meritava, riuscendoci al termine di una cavalcata targata Alberto Gilardino. Come un cerchio che è andato a chiudersi come tutti volevano. Come doveva andare. Ieri l'ultimo ballo, the last dance, il saluto del suo pubblico, la festa dei 30mila di Marassi e il gol all'ultimo minuto su calcio di rigore. Come nelle più belle storie con lieto fine. All'orizzonte e pronta ad iniziare c'è un'altra carriera, questa volta di allenatore di una leva giovanile. Ovviamente del Genoa. Del suo Genoa. Per un amore che non finirà mai.

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