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Modena, Sottil: "Rosico perché non mi piacere perdere, ma il Torino è una grande squadra"

Modena, Sottil: "Rosico perché non mi piacere perdere, ma il Torino è una grande squadra"TUTTO mercato WEB
Andrea Sottil
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 09:49Serie B
di Elena Rossin
fonte Torinogranata.it

Il commento che ha fatto in conferenza stampa, dell’allenatore del Modena, Andrea Sottil, sulla sconfitta con il Torino in Coppa Italia Frecciarossa e il mancato passaggio al turno successivo.

Nel primo tempo voi avete tirato in porta e Israel ha dovuto fare delle parate, ma nel secondo forse il centrocampo a tre del Torino ha cambiato le cose e quindi i granata l'hanno spuntata. Cosa vi è mancato e cosa ha avuto in più il Torino?
“Volevamo delle risposte importanti dopo cinque settimane di lavoro contro una squadra di alto livello della Serie A. Penso che i ragazzi abbiano fatto una grande partita approcciando nella maniera che vogliamo e avendo la nostra identità aggressiva. Accettando il pressing uno contro uno, abbiamo creato tanto e dovevamo andare in vantaggio. L'unica nota negativa del 1° tempo è stata non segnare, però sono molto soddisfatto. Poi nel secondo tempo con il centrocampo a tre del Torino ci siamo un po’ allungati e abbiamo accusato un po’ di stanchezza, ma abbiamo avuto occasioni per segnare anche nel 2° tempo con Pyyhtia e Beyuku che hanno avuto situazioni importanti. Secondo me, potevamo essere più precisi nella scelta finale. Abbiamo preso un gol e nell’occasione avremmo dovuto essere un po' più mestieranti, come si dice, e fare un farlo tattico. Però, ripeto, sono molto contento e i ragazzi non meritavano di perdere questa partita fare questa partita. Ci sono tante certezze e tante cose buone e ci prepareremo per il nostro campionato”.

Che indicazioni trae dalla partita? C'è ancora qualcosa da migliorare?
“Certo, c'è sempre qualcosa da migliorare, ma non ci dimentichiamo che oggi abbiamo affrontato una squadra di categoria superiore. Non deve essere una scusa e noi non cerchiamo scuse, ma è un dato di fatto. Il Torino è una squadra che gioca per obiettivi importanti, una grande società di tradizione e ha un allenatore molto importante, quindi sono soddisfatto. Ripeto, portiamo davanti ottime cose e ci sono cose da migliorare, ma questo me lo aspettavo. Con il lavoro e la disponibilità che i ragazzi mi stanno dimostrando all'inizio non ci sarà nessun problema. La condizione fisica, nessuno ha avuto crampi e tutti hanno tenuto. Poi sul finale c'è stata anche un po' di stanchezza, ma ci sta. Ricordiamo che dobbiamo ancora smaltire un po’ di sovraccarico e per questo dico che, secondo me, abbiamo fatto 5 settimane molto positive e perfette, ma ci è mancata un'amichevole un po' più impegnativa dopo Forlì o prima di Forlì. Siamo soddisfatti, anche se c'è qualcuno che è un po' indietro rispetto al gruppo. Ma ci sono delle spiegazioni, perché qualcuno ha avuto qualche intoppo muscolare e c’è chi è arrivato a ritiro già incominciato e quindi magari nel club precedente era fuori rosa o non rientrava nei piani tecnici. Detto questo, sono molto soddisfatto perché, se anche nel secondo tempo ci siamo allungati un po', abbiamo comunque creato delle situazioni. Poi mi è piaciuta la mentalità che voglio dare a questa squadra che ha dimostrato di pressare sempre in avanti e cercare di non subire l'avversario. Abbiamo pressato il portiere e se Beyuku avesse scelto di tirare non lo so come sarebbe finita. Quindi a me è piaciuto questo. Faccio i complimenti e andiamo a casa soddisfatti, non per il risultato perché i ragazzi non meritavano la sconfitta e di questo sono dispiaciuto. Rosico perché perdere non piace a nessuno e a me sicuramente no, però lo accettiamo e andiamo avanti”.

Sembra che tanti meccanismi siano già stati assimilati, sia in fase offensiva sia in quella difensiva, sinonimo di idee chiare. Forse dopo che avete subito il gol c’è stato qualche minuto di sbandamento, ma dopo la squadra si è ripresa. Avete quindi anche personalità?
“L'identità l'abbiamo dettata dal primo giorno e i ragazzi la stanno portando avanti. Oggi si è vista una squadra che sa cosa vuole fare, sa dove pressare, dove portare l'avversario e sa anche giocare. Dobbiamo crescere e migliorare, ma c’è qualità, fisicità, passo e, soprattutto, la disponibilità di un grande gruppo a seguirmi: questa è la nostra forza. Oggi, ripeto, è una bella partita dove la nostra identità si è vista forte”.

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