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Tifosi, strutture, innovazione e tradizione, ecco il Casteddu Style. E Cagliari ora è un modello

Tifosi, strutture, innovazione e tradizione, ecco il Casteddu Style. E Cagliari ora è un modelloTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 7 giugno 2023, 11:49Serie B
di Tommaso Maschio

Sono due le svolte temporali che hanno cambiato volto al Cagliari in questa stagione secondo Il Corriere dello Sport che dedica ai sardi un ampio approfondimento in vista della finale dei play off: “quella di inizio novembre per il cambio della guardia dirigenziale e quella di fine dicembre con l’arrivo di Ranieri che ha risollevato una squadra in crisi, portandola a sognare il ritorno in Serie A”.

“Il Casteddu è ripartito tra tradizione e innovazione, assecondando la sete di cambiamento del suo patron. Prima di tutto, il look. In stile americano. L’idea (molto italiana) dell’uomo solo al comando è stata abbandonata per favorire la suddivisione di ruoli e responsabilità in tre diverse aree. Il Cagliari è uno dei pochi club a non aver perso un euro di sponsorizzazioni con la retrocessione in B del 2022. I partner qui li hanno fidelizzati, puntando sulle radici comuni trattandosi - nella maggior parte dei casi - di aziende presenti sul territorio. Il club dell’isola, del resto, continua ad avere un bacino d’utenza notevole a prescindere dalla categoria in cui gioca: dopo le cosiddette 7 sorelle nella classifica sul numero di tifosi in Italia c’è proprio il Casteddu. - si legge ancora nel pezzo guardando poi al settore giovanile e alle strutture - Siamo alle battute finali per il progetto del nuovo stadio, che la società conta di inaugurare almeno per la seconda parte del 2026-27. Dopo il pubblico interesse e la pubblica utilità, è stata convocata la conferenza dei servizi decisoria. Sarà un impianto da 30 mila posti e sorgerà al posto del vecchio Sant’Elia, sarà intitolato a Gigi Riva ed è stato scelto dalla FIGC per Euro 2032. A proposito di strutture, la mission societaria prevede un vivaio di alto livello, dal quale sono sbocciati ultimamente tre classe 2002 protagonisti in prima squadra: Obert, Kourfalidis e Luvumbo. Anche le academy fioriscono: oggi se ne contano 43 solo in Sardegna, così da monitorare costantemente circa 5.000 talenti di prospettiva e scovare i nuovi Barella, più 3 centri di formazione sull’isola (nord, centro e sud) e due fuori regione, uno a Rho (Lombardia) e l’altro a Lecce (Puglia)”.

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