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TMW RADIO - Frosinone, Angelozzi spera: "Anche il mio Spezia lo scorso anno girò a 27..."

TMW RADIO - Frosinone, Angelozzi spera: "Anche il mio Spezia lo scorso anno girò a 27..."TUTTO mercato WEB
giovedì 4 febbraio 2021, 18:55Serie B
di Dimitri Conti
Archivio Stadio Aperto 2020-2021
TMW Radio
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Guido Angelozzi intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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Guido Angelozzi, direttore dell'area tecnica al Frosinone, ha parlato in diretta a TMW Radio, intervenendo nel corso della trasmissione Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "Abbiamo mosso un po' di giocatori nel mercato, sono soddisfatto. Oggi ho riposato".

Avete fatto mercato per migliorarvi?
"Con tutte le difficoltà del caso, ma pensiamo di aver migliorato la squadra. Abbiamo mandato a giocare i vari Ardemagni, Dionisi, Tabanelli, Volpe che volevano andare a giocare più un ragazzo del 2002 alla Fiorentina. Abbiamo preso Millico, riportato Iemmello in Italia per cui la società ha fatto un bello sforzo, ma anche Ragatzu...".

Che Iemmello aveva ritrovato?
"Non voleva andare all'estero, non è stata un'esperienza positiva. Gli ho scritto per fargli gli auguri di Natale, mi ha detto che voleva tornare in Italia e che a Frosinone sarebbe venuto di corsa: l'ho visto carico, e credo sarà d'aiuto alla squadra per il girone di ritorno".

I vostri problemi sono stati davanti?
"Sì, facevamo fatica. Due stranieri, anche se ottimi giocatori, hanno bisogno di tempo per ambientarsi e ora magari si sbloccheranno anche gli altri".

Vanno aiutati gli imprenditori calcistici italiani?
"Vigorito è uno dei capostipite ad aver fatto certi investimenti, così come il mio presidente Stirpe. Fanno tanti sacrifici, ma con questo Covid è davvero un disastro. Cito anche Corsi, e non dimentichiamoci del Cavaliere a Monza... O il Lecce. Ma metto pure società piccole come il Cittadella, che in realtà sono grandi: sono da ammirare, e la Serie B è un bel campionato".

Che differenze ci sono con lo scorso anno, manca il Benevento della situazione?
"Ad oggi non c'è, il Monza però sulla carta può farlo. Poi vedo un Empoli forte, hanno girato a 38 punti e vinto la prima di ritorno con noi. Ma anche SPAL e Monza: squadre e società importanti oltre ad allenatori forti".

Nesta può allenare in Serie A?
"Sì, è preparato e l'esperienza di vissuto è di alto livello: uno dei difensori più forti al mondo, ma anche persona per bene, cui piace lavorare professionalmente sul campo. Col tempo arriverà in Serie A, e io spero ci arrivi col Frosinone".

Sempre meglio guardarsi alle spalle?
"Davanti e dietro. La Serie B è difficile, vedi il Brescia che ha una squadra forte ma si trova a 21 punti. O la Cremonese, l'Ascoli, il Cosenza... Tutte squadre buone che sono in fondo. Non bisogna mai cullarsi, non si è mai fuori dai giochi in nessun senso. Lo scorso anno con lo Spezia girammo a 27 punti come quest'anno noi al Frosinone... Vuol dire che può succedere di tutto. La vera B inizi a vederla verso fine marzo".

Bene che Scamacca sia rimasto al Genoa?
"Secondo me era meglio rivederlo di nuovo al Sassuolo, uno come lui non ce l'hanno. Il Genoa gli servirà come esperienza, se fosse andato alla Juve avrebbe capito cultura del lavoro e comportamentale, ma credo non avrebbe giocato tantissimo. Proprio oggi gli ho scritto un messaggio, è in una fase in cui sta crescendo: ha grandissime potenzialità, per me è tra i migliori in Europa per potenzialità. Deve crescere e ritagliarsi il suo spazio".

Magari lo prendete voi in Serie A l'anno prossimo.
"No... Gli auguro di andare in squadre più importanti, quelle che merita in quanto giocatore molto forte".

Fa effetto vedere il Cagliari lì?
"Conosco la bravura di Di Francesco, ci ho lavorato 3 anni. So quanto cuore mette, e quanto creda nel Cagliari: idem il club con lui, sono convinto che ne verranno fuori. Hanno preso Rugani per la coppia con Godin, poi hanno preso Nainggolan e altri giocatori con cui stanno aggiustando quello che gli manca".

Sorpreso dalle notizie societarie sullo Spezia?
"I giocatori che vanno in campo non devono pensare a certe cose, sono scelte della proprietà e vanno accettate. L'importante è che non gli venga a mancare nulla: fino ad oggi hanno sempre pagato e non fanno mancare niente a nessuno, ora devono essere bravi a giocare e basta. Conosco bene tanti giocatori, gente che ha voglia di arrivare, lavoreranno per fare bene".

Il Sassuolo può davvero puntare all'Europa?
"Fa bene De Zerbi a dirlo, anche se non sarà facile: ci sono società più strutturate del Sassuolo, anche se all'epoca noi ci arrivammo con Di Francesco. Glielo auguro, comunque, perché per me è tra i più innovativi in Italia".

Cosa ne pensa del passaggio di Lirola al Marsiglia?
"Lirola è un ottimo giocatore, sono rimasto meravigliato che non abbia fatto bene a Firenze. Essendo un po' timido magari ha sentito la pressione, in certe situazioni può fare fatica. Io l'ho visto a Sassuolo, piccola realtà senza la pressione delle grandi piazze: se non riesci a sopportarla, però, hai dei limiti caratteriali".

Sensi quanto manca all'Inter?
"Ha personalità, intuizione di gioco ed è fortissimo. All'Inter è stato davvero sfortunato, perché si fa sempre male, ma è uno che potrebbe davvero giocare in ogni grande club per come regge l'impatto con la pressione".

La prossima sarà l'estate del salto per Berardi?
"Giocatori come lui ce ne sono pochi, in Italia e in Europa. Un campione, ha tecnica e sa far gol ma anche aiutare la squadra: se vuole, può andare in un grande club. Ha però attaccamento verso il Sassuolo, è cresciuto lì e aveva un grande rapporto con Squinzi: va pure ammirato, perché io avevo già allora offerte per lui che però non ha mai voluto accettare".

Il Bari soffre...
"Ci sono tanti altri esempi di piazze che fanno fatica a risalire, vedi Catania, Palermo... Spero si riprendano, ma più vai giù e più fai fatica: la proprietà li può trascinare ma per ora non fanno i risultati sperati".

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