Da Picerno a NY. La scelta di Pietro Santi: "Studiare negli USA, il sogno di una vita"

Lasciare un contratto professionistico, seppure di Serie C, per fare un salto nell'ignoto, diretto verso il futuro. Si può riassumere così la decisione di Pietro Santi, difensore classe 2002, che nella giornata di oggi ha ufficialmente rescisso consensualmente il legame con il Picerno per volare negli USA, dove ad attenderlo c'è una borsa di studio presso la Hofstra University di New York, dove continuerà i suoi studi in economia.
"Avevo già preso questa decisione nel mese di maggio – spiega in esclusiva ai microfoni di TMW il ragazzo di Civitavecchia – quando ho avuto conferma di questa possibilità. Poi, per varie situazioni, la comunicazione ufficiale è arrivata solo oggi. È una scelta di vita che mi sono sentito di fare perché ho sempre avuto nella mia testa l'idea, il sogno, di trasferirmi oltreoceano per studiare".
Una scelta, in ogni caso, non semplice da prendere.
"Assolutamente no. Soprattutto perché lascio qui un contratto da calciatore professionista, ma credo anche che questa sia un'occasione unica, di quelle che possono aprirmi moltissimi scenari futuri".
Quali sono le prime emozioni adesso che anche il grande pubblico sa di questa sua decisione?
"Prima di tutto direi che c'è grande gioia per quello che sto per affrontare, ma non posso negare che ci sia anche un po' di ansia... (ride, ndr). La vita da calciatore mi ha abituato a cambiare molte volte casa, ma questa è la prima volta che lascio l'Italia per andare in un Paese dove si parla un'altra lingua, c'è un'altra cultura e anche un altro fuso orario, che complicherà un po' le comunicazioni con casa e famiglia".
Lo spogliatoio del Picerno cosa le ha detto?
"Alcuni dei ragazzi lo sapevano, altri invece lo hanno scoperto stamani. Tutti, però, si sono detti felici per la mia scelta. Ma non avevo dubbi: a Picerno c'è un gruppo meraviglioso".
Il mondo universitario negli USA è da sempre molto legato anche a quello sportivo. Ha pensato di continuare col calcio anche nel college che la ospiterà?
"Sì. Farò parte della squadra dell'università, anche se non è certamente un movimento professionistico. Il calcio negli Stati Uniti è in crescita e, in questo modo, si può dire che il mio non è un addio definitivo: non appendo già ora le scarpette al chiodo".
Chiudiamo col sogno di Pietro Santi: qual è?
"È da sempre quello di lavorare nel mondo della finanza e farlo a New York è sicuramente il meglio che potessi immaginare. In questo momento storico, poi, che vede molti fondi d'investimento americani sbarcare in Italia, chissà che non possa sfruttare le mie conoscenze del mondo del pallone per crearmi una mia strada in questo settore".
