Diana: "Brescia è la mia Serie A. Sento una responsabilità enorme verso tutti"

“La mia carriera mi ha portato lontano, ma Brescia per me è sempre stata Brescia. Per questo sento una responsabilità enorme verso tutti, solo ora ho iniziato a metabolizzare il salto”. Così il tecnico dell’Union Brescia Aimo Diana ha parlato a Teletutto del suo rapporto con la città lombarda: "Qui si stanno vedendo i crismi di una squadra importante perché non possiamo nascondere il fatto che questa sia una squadra importante, ma la grande squadra la si può vedere solo nel tempo. Quando si vedranno i veri valori? Credo che servano una decina di partite”.
Diana poi si sofferma su quello che vuole dalla sua squadra: “Voglio una squadra che morde, che perde palla, ma la riconquista subito e riparte, che lotta su ogni pallone uscendo dal campo avendo dato tutto. E voglio che i tifosi lo riconoscano. Per questo l’applauso dopo la sconfitta contro l’Arzignano è stato importantissimo. - prosegue Diana come riporta Il Giornale di Brescia - Il bel gioco? Ho potuto sperimentarlo in piazze dove non c’era l’assillo dei risultati, ma nel calcio non si inventa quasi nulla. È difficile esprimere un calcio bellissimo, ma se si interiorizzano certi concetti, si può mostrare un buon calcio, divertente e proficuo”.
Infine Diana guarda avanti a partire dalla sfida al Novara: “Per me è una partita trappola, da mettere subito sui giusti binari. Cambierà qualcosa, ma il vero tour de force sarà da giovedì visto che giocheremo alle 20:45 poi domenica alle 15, una cosa ai limiti della regolarità. - conclude il tecnico bresciano - Il calcio è fatto di opportunità, ma anche di dignità. A Reggio, anche dopo aver conquistato la serie B, non sarei mai rimasto, anche se mi avessero confermato, con quella dirigenza. A volte ho pagato anche qualche mio errore. Credo che alla fine il Brescia sia la mia ricompensa, questa per me e per Ema (Filippini NdR) è la nostra Serie A”.
