Foggia, Merola: "Ringrazierò Zeman a vita. Serie B? Ho molte possibilità"

Zdenek Zeman è sempre stato un allenatore in grado di sfornare talenti e l'ultimo in ordine di tempo sembra essere Davide Merola, attaccante del Foggia, che in questa stagione è esploso definitivamente: "All'inizio facevo fatica a capire cosa mi chiedeva il mister - ha raccontato a TuttoMercatoWeb.com -, ma dopo l'infortunio mi ha fatto imparare tantissime cose e infatti si vedono i risultati. Lo devo ringraziare tanto".
Quanto è stato importante Zeman nella sua crescita?
"Senza dubbio è stata la persona che più di tutti mi ha insegnato a credere in me stesso. Prima di arrivare a Foggia avevo paura ad affrontare il suo ritiro, non mi nascondo nel dirlo, ma oggi posso affermare che rifarei altre 100 volte questa scelta perché sono lavori che ti porterai per sempre dietro. Il mister dovrò ringraziarlo a vita".
Avete chiuso il campionato al 7° posto, ma ora è già tempo di playoff. Qual è il vostro obiettivo?
"Noi giochiamo tutte le partite per provare a vincere perché è ciò che ci chiede sempre il mister, quindi faremo lo stesso anche con le prossime sfide".
Che rapporto ha con la tifoseria del Foggia?
"Prima dell'infortunio c'era gente che non mi voleva in campo, ma voglio comunque ringraziare le due curve perché ogni partita tifano dandoci una carica che in poche altre squadre riescono a trasmetterti. Per questo quando esulto, oltre che dedicarlo ai miei nonni, metto le mani dietro le orecchie per sentire loro che esultano con me. Sono eccezionali".
È soddisfatto di quello che è riuscito a fare in questa stagione?
"Sono più che soddisfatto, anzi. Forse ho qualche rammarico perché, se non avessi saltato 9 partite di campionato per infortunio, ora sarei potuto essere vicino a quota 20 gol o comunque aver segnato più di adesso".
Che cosa ne pensa invece della situazione vissuta dal Catania?
"La loro è stata un'esclusione che ci ha tolto tanto e credo anche che a quel punto sarebbe stato più opportuno finire le tre partite mancanti. Mi dispiace, ma sono convinto che Catania saprà rialzarsi".
Tra campionato e coppa è già arrivato alla doppia cifra. Pensa di essere pronto per il salto?
"Fare 11 gol in campionato (2 gli sono stati tolti dopo l'esclusione del Catania, ndr) e 1 in Coppa Italia a Foggia penso che sia una buona cifra, poi li ho fatti quasi tutti da febbraio ad oggi... Purtroppo non sono io che decido se sono pronto al salto di categoria, ma credo di avere molte possibilità. Se non sbaglio sono l'Under 21 con più gol da gennaio".
L'Empoli detiene il suo cartellino ed è nota per lanciare molti giovani italiani. Proverà a giocarsi le sue carte o per la Serie A è troppo presto?
"Ovviamente farò di tutto per cercare di rimanerci perché significherebbe giocarsi la Serie A, ma non sono io che faccio queste scelte. Sicuramente non sono più il ragazzo della Primavera e questa stagione mi ha insegnato tanto".
Sui social pubblica spesso foto del periodo vissuto all'Inter. Sogna di tornarci un giorno?
"Io tifo Inter da quando sono piccolo, nonostante mio padre e mia fratello siano tifosi del Milan. Ho fatto tutta la trafila del Settore Giovanile nerazzurro, vincendo quasi tutto quello che c'era da vincere e avendo la fortuna e l'opportunità, prima di andare via, di esordire in Europa League. Ho conosciuto anche il mio idolo Mauro Icardi e quindi non posso nascondere che tornare all'Inter per me sarebbe un sogno".
