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Il Foggia dopo il -3 in classifica: “Evitate penalizzazioni più dure ma faremo appello”

Il Foggia dopo il -3 in classifica: “Evitate penalizzazioni più dure ma faremo appello”TUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/tuttoSALERNITANA.com
ieri alle 19:33Serie C
di Daniel Uccellieri

Nelle scorse ora è arrivata la penalizzazione di tre punti di penalizzazione per il Foggia da parte del TFN circa il mancato pagamento, in data 16 aprile, di stipendi, contributi previdenziali e oneri fiscali. Pochi minuti fa il Foggia ha pubblico un comunicato stampa per annunciare che ricorrerà in appello:

In data odierna, innanzi al TRIBUNALE FEDERALE della FIGC, si è tenuta l’udienza relativa al deferimento della CALCIO FOGGIA 1920 s.r.l. e dei suoi dirigenti per il mancato pagamento di stipendi, fiscalità e previdenza da marzo 2025 in poi, per il quale la società, come noto, correva concreto rischio di penalizzazione fino a n. 8 punti da scontare nella classifica del prossimo campionato di Serie C.

All’udienza, con il difensore della società avv. Edoardo CHIACCHIO, ha partecipato anche l’Amministratore giudiziario prof. avv. Vincenzo Vito CHIONNA il quale ha potuto illustrare il delicato e complesso contenuto dei nuovi documenti dei quali il Tribunale di Bari Sezione Misure di Prevenzione ha autorizzato il deposito e, in particolare, della Proposta di Richiesta di Misura di Prevenzione della Procura Nazionale Antimafia, della Procura della Repubblica di Bari e della Questura di Foggia. Tutto ciò al fine di dare evidenza e conto della c.d. “forza maggiore” quale causa di non punibilità dei ritardati pagamenti, da un canto costituita dalla provata intimidazione criminale non occasionale tesa a indurre la proprietà, tra l’altro, alla cessione della società a terzi graditi e dall’altro all’epoca nemmeno ostensibile quale giustificazione delle condotte per i vincoli di segreto istruttorio derivanti dalla pendenza delle indagini nate dalle denunce del Foggia Calcio
1920 s.r.l. Vale solo incidentalmente ricordare che dette denunce hanno poi innescato l’intervento dello Stato che ha portato, il 19 maggio 2025, (a) all’arresto di quattro persone accusate di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, (b) all’emissione di 52 DASPO e (c) all’amministrazione giudiziaria ex art. 34 CAM della Calcio Foggia 1920 s.r.l.

Il PROCURATORE FEDERALE AGGIUNTO intervenuto stamane in udienza, dopo aver definito il giudizio sportivo “epocale” perché legato per la prima volta alla conseguita prova di tal particolare genere di c.d. “forza maggiore” (l’intimidazion criminale non occasionale finalizzata al condizionamento della gestione della società e della sua proprietà), ha condiviso le argomentazioni dell’Amministratore giudiziario della Calcio Foggia 1920 e del suo difensore e, a quanto consta, per la prima volta nella storia dei procedimenti federali aventi ad oggetto il deferimento per mancato pagamento, ha chiesto al Tribunale Federale il proscioglimento della società e dei suoi dirigenti la cui buona fede è stata riconosciuta, tra l’altro, sia perché tutti gli arretrati sono stati saldati non appena le condizioni lo hanno permesso (cioè subito dopo gli arresti del 19 maggio 2025 e la cessazione delle minacce), sia perché è stata data prova dell’esistenza in cassa dei fondi necessari.

Il TRIBUNALE FEDERALE, a scioglimento della riserva, sempre in data odierna ha comunicato alle parti dispositivo – con motivazioni a depositarsi nel termine di n. 10 giorni – con il quale ha sanzionato (a) la Calcio Foggia 1920 s.r.l. con n. 3 punti di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato di Serie C 2025-26 e (b) il suo legale rappresentante, dott. Michele Bitetto, con la squalifica per n. 6 mesi.

La decisione se da un canto, con serena soddisfazione, permette di ritenere comunque scongiurato il rischio di più pesanti penalizzazioni concretamente rischiate che avrebbero reso ben più complicato il percorso sportivo della prossima stagione, dall’altro non convince ancora del tutto sul piano tecnico-giuridico la Calcio Foggia 1920 s.r.l. e l’Amministrazione giudiziaria che, all’esito della meditata lettura delle motivazioni, nei modi e tempi di legge potranno proporre appello per vedere riconosciuta anche dall’Organo Giudicante – dopo che lo ha già significativamente fatto in primo grado l’Organo Requirente della Procura Federale che, in origine, aveva chiesto il deferimento – la piena non punibilità della Calcio Foggia 1920 s.r.l. e, quindi, un principio di non punibilità per c.d. “forza maggiore” che porti all’annullamento di ogni sanzione.

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