Serie D, il Consiglio di Stato ritarda la sentenza. E slitta la composizione dei gironi

Come ormai è noto, Serie A e Serie B sono già scese in campo per il via ufficiale della stagione 2023-2024, la Serie C lo farà questo weekend, nonostante una X nel Girone C che verrà presto rimpiazzata, ma che è niente a confronto considerando che la cadetteria ha già mandato in archivio tre turni nonostante per ognuno di essi ci siano state due gare rinviate, in attesa del Consiglio di Stato; che ieri si è riunito, e oggi delibererà circa le situazione che partono proprio dalla Serie B e vanno a cascata anche sulla terza serie e sulla Serie D, che, pur avendo preso il via con la Coppa Italia di categoria, inizierà la nuova stagione il 10 settembre.

Tutto quello che è successo nei mesi scorsi
Gli spinosi casi partono da Lecco e Reggina, che non hanno rispettato - seppur per diverse ragioni - i termini perentori per l'iscrizione all'attuale campionato di Serie B. Ma se da un lato i lombardi sono stati ammessi alla stagione dal TAR, visto che il problema riguardava una tardiva comunicazione del Prefetto di Padova circa l'utilizzo dell'"Euganeo" come impianto casalingo, i calabresi sono risultati inadempienti ai pagamenti e pertanto estromessi in ogni grado di giudizio, e sono ora in attesa dell'esito dell'ultimo grado di giudizio, visto che lo Stato aveva loro concesso la ristrutturazione del debito entro il 12 luglio, sostanzialmente però un mese dopo il termine per l'iscrizione. Ecco quindi la corsa a riammissioni e ripescaggi, che non dovranno però essere sostanziosi, considerando che - stante le sensazioni - solo il Brescia verrà riammesso in B e la Casertana ripescata in Serie C.

E la Serie D in tutto questo?
Se le date della stagione sono già state stabilite, manca però l'organico completo, e la conseguente composizione dei gironi: se in un primo momento i calendari erano previsti per quest'oggi, sicuramente slitteranno. A quando? Domani? Venerdì? Inizio della prossima settimana? E attenzione, da chiarire anche la formazione dei club che hanno detto addio al professionismo, Siena e Pordenone sicuramente, Reggina in stand by. Che ne sarà di loro?