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7 aprile 1987, Fabio Capello diventa l'allenatore del Milan. Sostituendo il Barone Liedholm

7 aprile 1987, Fabio Capello diventa l'allenatore del Milan. Sostituendo il Barone LiedholmTUTTO mercato WEB
venerdì 7 aprile 2023, 00:00Accadde Oggi...
di Andrea Losapio

Fabio Capello sarebbe diventato un grande allenatore se non ci fosse stato il 7 dicembre del 1987? La domanda può raccogliere uno sliding doors, anche se probabilmente la risposta è sì. Però è stato il primo incarico di altissimo livello per chi, da calciatore, era comunque diventato una leggenda. Erano però i primi passi da allenatore: aveva appena preso il patentino di Coverciano, Capello, era il vice di Nils Liedholm. Il Milan aveva appena cambiato proprietario, con Silvio Berlusconi come presidente e Adriano Galliani come uomo di fiducia. Liedholm, dopo una sconfitta contro l'Avellino, viene sollevato dall'incarico, mentre galeotto fu il summit a Milanello: i dirigenti - oltre a Berlusconi e Galliani erano presenti Foscale, Cadeo, Braida e Ramaccioni - decisero di promuovere Capello come allenatore capo.

Liedholm restava però il direttore tecnico, con un potere consultivo che si andava disgregando. Questo perché Berlusconi doveva sì decidere, farsi carico della vicinanza della squadra, ma anche evitare di macchiare la propria "fedina penale" con un esonero. Anche perché di lì a poco ci sarebbe stato un rilancio annunciato che, però, toglieva equilibrio alla squadra, già nel pieno delle voci di mercato acquisti-cessioni nonostante fosse solamente aprile. Non era un qualcosa di abituale come adesso "Ci sono tutti e due, esattamente come prima, per me non cambia niente", disse Baresi il giorno dopo, in uno slancio di verità che ora sarebbe ostracizzata da qualsiasi ufficio stampa.

L'inizio non fu dei migliori, perché negli ottavi di ritorno di Coppa Italia, contro il Parma, venne eliminato. Il caso volle che a vincere quel turno eliminatorio fu Arrigo Sacchi, con Berlusconi che si innamorò del Profeta di Fusignano, affidandogli la squadra a partire dalla stagione successiva, con il Milan degli olandesi Rijkaard, Gullit e van Basten, ovviamente. Capello invece ritornò sulla panchina del Milan nel 1991, per restarci e vincere tutto. E avviare una grande carriera.

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