Basket, l'Olanda annuncia: "Non giocheremo la sfida contro la Russia valida per il Mondiale 2023"

“Come tutti gli altri, la Dutch Basketball Association (NBB) è estremamente scioccata dall'invasione russa dell'Ucraina. In vista della finestra di qualificazione alla Coppa del Mondo contro la Russia, la scorsa settimana sono stati mantenuti intensi contatti con l'associazione internazionale di basket FIBA, il Ministero degli Affari Esteri e l'organizzazione sportiva ombrello NOC*NSF. Al momento della partenza, lunedì scorso, tutti i segnali erano verdi. Ma giovedì tutto questo è cambiato”. Inizia così la nota della Federbasket olandese in cui viene annunciata la volontà della squadra di non giocare contro la Russia nella sfida valida per le qualificazione al Campionato Mondiale del 2023.

“La squadra era pronta a giocare, ma si è trovata di fronte a una terribile notizia come l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. E ha iniziato a interrogarsi sull’opportunità di giocare in una paese che ha iniziato la guerra. Alla fine si è deciso di non mettere in pericolo l'incolumità dei giocatori e dello staff e di fare una partita che non volevamo fare. Questo non è un riconoscimento delle azioni della Russia, non è una dichiarazione politica, che cerca una soluzione pratica e sicura per una squadra che è già in Russia e vuole tornare a casa sana e salva. - si legge ancora nel lungo comunicato - Nel frattempo, continuano le consultazioni con le organizzazioni. Del resto c'è ancora una partita in programma, quella casalinga contro la Russia, domenica 27 febbraio. Visti i tanti dilemmi e considerati tutti gli aspetti della vicenda il direttivo della NBB non può far altro che annullare la partita di domenica ad Almere. Contiamo sulla comprensione di tutti i soggetti coinvolti e speriamo che la partita contro la Russia possa essere giocata in seguito (le carte restano valide o si effettuano rimborsi se lo si desidera) in una situazione responsabile e in cui lo sport può dimostrare che lo sport è solidarietà, cooperazione e su una società pacifica”.