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Salernitana, il fattore Arechi per il sogno salvezza. A Cittadella vince Pasquale Marino

Salernitana, il fattore Arechi per il sogno salvezza. A Cittadella vince Pasquale MarinoTUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
Oggi alle 11:04Serie B
di Luca Esposito

Salernitana, si riaccende la fiammella della speranza. Nonostante un campionato condotto costantemente nei quartieri bassi della classifica e una serie di limiti tecnici e organizzativi, i granata riescono ad evitare la retrocessione diretta e guadagnano l'accesso allo spareggio col Frosinone. Due squadre che un anno fa affrontavano Inter e Juventus e che oggi rischiano concretamente di partecipare al torneo di Lega Pro. I campani ringraziano una corregionale che, contrariamente a quanto accaduto in Brescia-Reggiana e Sassuolo-Frosinone, ha ottenuto un risultato positivo con una diretta concorrente: lo 0-0 di una stoica Juve Stabia contro la Sampdoria ha agevolato la prima, piccola impresa della Bersagliera, a sua volta capace di sfatare il tabù trasferta dopo 7 mesi battendo per 0-2 un Cittadella apparso da subito rassegnato e col morale sotto i tacchi. Tra gli artefici del blitz al Tombolato c'è sicuramente il tecnico Pasquale Marino (4 vittorie su 6) che, con coraggio, ha tenuto fuori calciatori di nome e d'esperienza come Verde, Soriano, Adelaide e Cerri puntando su gente che non scendeva in campo da tempo, ma che ha dato un'ottima risposta. Caligara ha lottato su tutti i palloni, Hrustic ha aperto le danze con una magistrale punizione dai 20 metri, Simy ha segnato il secondo gol nelle ultime tre gare confermandosi capocannoniere della squadra. Unica nota stonata quel Franco Tongya convincente soltanto nell'era Martusciello e che, a fine primo tempo, si è divorato un gol clamoroso a tu per tu con Kastrati. Ed è anche la vittoria della vecchia guardia. Perchè Ferrari ha giganteggiato in difesa, Ruggeri ha confermato di essere un giovane di personalità e in costante crescita e Amatucci, pur in condizioni fisiche precarie, ha stretto i denti lottando su ogni pallone con l'autorevolezza del veterano. Ed è stato bello rivedere quello spirito di gruppo che spesso è mancato durante il percorso. Si è davvero sulla buona strada se Gentile, Jaroszynski e Tello (poco impiegati in campionato) corre con entusiasmo e senso d'appartenenza sotto la curva dopo un gol. Segnale evidente di una squadra che non vuole retrocedere e che ora proverà a sfruttare il fattore Arechi per aggiudicarsi il primo round.

Domani inizierà la prevendita, la società ha chiesto alla Lega B di predisporre prezzi simbolici per gli abbonati e accessibili per tutti i tifosi che vorranno essere presenti. In casa la Salernitana è sesta in B per rendimento: 9 vittorie complessive, 31 punti su 42, 13 risultati positivi su 19 e una media spettatori di oltre 13mila unità. Un dato impressionante se consideriamo che, di fatto, i campani sono in zona retrocessione dall'agosto del 2023. Facile immaginare che sarà toccata quota 20mila, con gli ultras della curva Sud e la tifoseria organizzata che hanno lanciato il proprio appello invocando allenamenti a porte aperte e l'accantonamento di ogni sorta di polemica e critica all'indirizzo di una società che ieri era presente quasi al completo al Tombolato. Iervolino ha ripreso la scena: discorso motivazionale prima della rifinitura, presenza nello spogliatoio per caricare ulteriormente i giocatori, premio salvezza da 3 milioni di euro e una grande esultanza soprattutto dopo la rete del vantaggio. Non basta, ovviamente, per cancellare 24 mesi di errori, contraddizioni e promesse non pienamente mantenute, ma chissà che in caso di salvezza non si possa trarre esempio dagli sbagli, ricucire il rapporto con una piazza che può fare la differenza e ripartire con un nuovo progetto di rilancio. Ma ora il focus è tutto sulla doppia sfida col Frosinone, 180 minuti tra i più importanti della storia granata.

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