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Fifa e Fifpro, impegnati insieme contro gli abusi online

Fifa e Fifpro, impegnati insieme contro gli abusi online
foto ANSA
© foto di ANSA
domenica 18 giugno 2023, 13:36Altre Notizie
di Redazione TMW
fonte ANSA
Rapporto, ai Mondiali 2022 individuati 20mila post offensivi

(ANSA) - ROMA, 18 GIU - In occasione della Giornata internazionale contro i discorso d'odio dell'Onu, la Fifa ha presentato un rapporto sugli abusi in rete nei confronti dei partecipanti dei Mondiali 2022 in Qatar, basato sui dati del Servizio di tutela dei social media (Smps), strumento a tutela dei partecipanti degli eventi Fifa. Analizzando oltre 20 milioni di post e commenti sui social, sono stati individuati 19.636 post offensivi, discriminatori o minacciosi.

Il quarto di finale tra Inghilterra e Francia ha registrato il maggior picco di abusi in rete del torneo, mentre il 38% delle offese proveniva dall'Europa e il 36% dal Sud America. Tutti i post sono stati segnalati alle piattaforme social per violazione delle linee guida e in molti casi sono stati rimossi. Oltre 300 persone verranno segnalate a federazioni e autorità giudiziarie per essere sanzionate. Inoltre, alle squadre e ai giocatori sono stati messi a disposizione dei software di moderazione che nascondono i commenti offensivi dalle loro pagine, riuscendo a occultare ben 286.895 commenti.

"La discriminazione è un atto criminale. Con l'aiuto di questo strumento, stiamo procedendo all'identificazione dei responsabili e li stiamo segnalando alle autorità affinché siano puniti per le proprie azioni - ha detto il presidente della Fifa, Gianni Infantino -. Ci aspettiamo che le piattaforme riconoscano le proprie responsabilità e ci supportino. La nostra posizione è chiara: diciamo no alla discriminazione". Il presidente del sindacato mondiale calciatori (Fifpro), David Aganzo, ha aggiunto che "Fifpro e Fifa continueranno a collaborare e forniranno il medesimo servizio durante i Mondiali femminili in Australia e in Nuova Zelanda. Ma se vogliamo creare un ambiente migliore e più sicuro per il calcio, abbiamo bisogno della partecipazione di tutte le parti coinvolte". (ANSA).

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