Conte paga più lo sfogo contro i calciatori che i risultati: la media punti è da Top 3 Spurs

La sensazione, in questa serata infiammata dall'ufficialità dell'esonero di Antonio Conte, è che la decisione il presidente Levy l'abbia presa più per una questione di immagine che per una questione di risultati. La conferma del vice dell'allenatore salentino, Cristian Stellini, è soltanto uno degli indizi che lo lascia pensare. E poi, è vero che l'eliminazione dalla Champions League per mano del Milan è un dolore ancora forte per la società, chiaramente molto interessata alla competizione come ribadito anche nel comunicato dell'addio consensuale con lo stesso Conte, ma i risultati degli Spurs non sono così da buttare: andando a guardare la media punti, nella storia del Tottenham è secondo solo a Sherwood (1.91) e Pochettino (1,89), col terzo miglior punteggio: 1,88.

Meglio di Villas-Boas, Redknapp e Mourinho. In Inghilterra davano per certo l'addio a fine stagione, soprattutto dopo l'ultimo sfogo contro i calciatori, evidentemente decisivo nella decisione anticipata di qualche mese, dieci partite esattamente. Con il disperato obiettivo del quarto posto in Premier League.