Il motivo per cui a laurearsi campione d'America potrebbe essere... l'Arabia Saudita

Ed il campione del Nord America è... l'Arabia Saudita: leggere questa frase e veder realizzato questo scenario, che in Europa potrà sembrare paradossale, non è impossibile.
Dal 1996 infatti, la Gold Cup, l'equivalente nordamericano dell'Europeo, invita nazioni extra-americane a partecipare alla competizione. Quest'anno, la nazionale dell'Arabia Saudita, guidata da Hervé Renard, è fra le squadre che parteciperanno e dunque punterà anche lei a succedere agli Stati Uniti, campioni in carica del torneo organizzato dalla Concacaf.
La nazione del Golfo Persico ha finora vinto cinque trofei importanti: tre Coppe d'Asia (1984, 1988, 1996) e due Coppe Arabe (1998, 2002). Stati Uniti e Messico si sono divisi tutti i titoli dal 2002 (il Canada ha vinto nel 2000). In passato paesi come Brasile, Colombia, Corea del Sud, Sudafrica e Qatar hanno già affrontato squadre nordamericane nelle finali della Gold Cup.
La presenza dell'Arabia Saudita all'edizione del 2025 è dovuta più a ragioni economiche e politiche che di prestigio. La scorsa estate, il Fondo Pubblico di Investimento Saudita (SIF) e la Concacaf, l'organismo che riunisce tutti i paesi del Nord America, dell'America Centrale e dei Caraibi, hanno annunciato una partnership per sviluppare il calcio in preparazione alle principali competizioni in programma nel continente.
Senza i giocatori dell'Al-Hilal, impegnati nella Coppa del Mondo per Club (di cui la FIS è partner), l'Arabia Saudita è entrata in campo domenica a San Diego. I sauditi hanno iniziato bene la Gold Cup con una vittoria per 1-0 contro Haiti. Prossima tappa: le sfide a Stati Uniti ad Austin ed al Trinidad e Tobago il 23 giugno a Las Vegas per l'ultima partita del Gruppo D.
