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Spalletti il mostro sbattuto in prima pagina ma Gravina ha più colpe. Moldova, una vittoria senza sorrisi. Tare-Marotta 1 a 0, i dubbi su Gasp giallorosso

Spalletti il mostro sbattuto in prima pagina ma Gravina ha più colpe. Moldova, una vittoria senza sorrisi. Tare-Marotta 1 a 0, i dubbi su Gasp giallorossoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
ieri alle 16:03Editoriale
di Luca Calamai

Il mostro è finito in prima pagina. Luciano Spalletti paga per tutti. E pochissimi, quasi nessuno, hanno cercato di andare oltre un cittì che non era adatto per questa Missione. Lo sapevo io, lo sapevano in tanti. A quanto pare non lo sapeva il Presidente Gravina che invece dovrebbe essere il primo sul banco degli imputati. Da tempo l’Italia non va ai Mondiali e anche stavolta rischia di non andarci. Gravina continua a essere al suo posto votato alle ultime elezioni con una maggioranza bulgara superiore al 98 per cento perché lui lavora per avere consenso personale. E ha amici nei posti giusti. Ma cosa ha fatto nelle sue continue gestioni per rilanciare il progetto Italia? Voleva ridurre il numero delle squadre in A. Idea fallita. Voleva creare un percorso privilegiato per i nostri talenti. Idea fallita. Non sapeva che il suo vecchio cittì Mancini lo avrebbe abbandonato nel momento decisivo. Una pecca grave. Ha scelto in Spalletti un allenatore sbagliato. Non c’è un’idea legata al rilancio del settore tecnico, del settore giovanile. Della scuola allenatori. Ma tanto il mostro da dare in pasto alla gente c’è e tanto basta.

Claudio Ranieri era il grande favorito, e Gravina non avrebbe trovato nemici su questa strada, solo consensi. Già, lui sa come avere consenso. Dopo il passo indietro, la sfida può essere investire su un nome giovane, magari uno degli eroi del 2006. Intanto ieri nella sua ultima esibizione da cittì Spalletti ha battuto 2 a 0 la Moldova. Pochi gol. Pochi sorrisi. La Norvegia ha vinto in Estonia. Passare per primi sembra già un’impresa disperata. Anche con Ranieri in panchina.

Chiudo con uno sguardo al campionato. Direi che il primo derby tra Tare Marotta è finito 1 a 0 per il nuovo direttore del Milan. Marotta voleva Allegri se Inzaghi avesse mollato ma Tare l’ha bruciato sul tempo. Finalmente la società rossonera ha un direttore bravo. Trovo invece molto rischiosa la scelta di Marotta di puntare sull’inesperto Chivu. Un triplo salto mortale. Ho dei dubbi anche sul matrimonio tra Gasp e la Roma. Il mondo giallorosso gli darà il tempo di portare la sua mentalità nel gruppo Roma? E il mercato gli darà i giocatori giusti? E ancora Gasp reggerà la pressione mediatica della Capitale? Tante domande dalle risposte non scontate.

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