Sarri si ri-presenta: "Avevo 4 offerte dall'Italia, torno per la lazialità". Poi parla del mercato

Diciassette mesi dopo le dimissioni del marzo 2024, Maurizio Sarri torna ufficialmente alla guida della Lazio. In conferenza stampa dai nuovi studi di Formello, affiancato dal presidente Claudio Lotito, il tecnico ha spiegato le ragioni del suo ritorno sulla sponda biancoceleste della capitale: "Le problematiche esterne erano superiori a quelle lavorative, era giusto fermarsi. Ora si riparte: o si usano alibi o si trasformano le difficoltà in motivazioni".
C'erano altre offerte dall'Italia
Sarri ha rivelato di aver avuto altre offerte: "Ho trattato con quattro club italiani, con squadre arabe e sudamericane. Ho scelto la Lazio per la lazialità e per il rapporto con l’ambiente, anche con i magazzinieri". Senza mercato a disposizione, il tecnico ammette: "Non possiamo migliorare tramite acquisti. Dobbiamo farlo tramite la crescita dei singoli. L’Europa? Vediamo, tutto è teorico". Nessuna promessa sui risultati: "Non posso garantire vittorie, ma professionalità. Il nostro unico appiglio è il lavoro. Se rendiamo al massimo, anche senza obiettivi di classifica, avremo fatto il nostro".
I singoli e il gruppo
Infine, una battuta sui singoli Tavares e Dele-Bashiru: "Sono due libri da scrivere. Nuno ha un buon background, Dele ha forza fisica ma deve migliorare tatticamente". E sul gruppo più in generale: "Ha potenzialità fisiche importanti, ma è acerbo. Servono conoscenze elevate per giocare un certo tipo di calcio. Qui però si può costruire qualcosa di nuovo".
