Il tridente è giusto. Gazzetta dello Sport: "Immobile e i suoi fratelli vanno al massimo"

"Immobile e i suoi fratelli vanno al massimo", titola stamane La Gazzetta dello Sport. Per tre mesi ci si è chiesti chi sarebbe stato il centravanti di questa nazionale, ieri abbiamo scoperto di avere un tridente. La suggestione si era affacciata la settimana scorsa a Bologna, amichevole contro la Repubblica Ceca: Immobile, Insigne, Berardi (con l’intermezzo di Barella). Come vuole l’algebra, cambiando l’ordine dei fattori il prodotto (gol) non cambia: Berardi (con l’aiuto sostanzioso dello juventino Demiral), Immobile, Insigne.
Domenico Berardi, ovvero quello che fa gol (o quasi) da sei partite di fila, e sta diventando sempre più chiaro perché Roberto Mancini lo stia preferendo a Chiesa, che non sgomma meno di lui, ma sicuramente segna meno. Immobile, ovvero quello che si è preso la maglia da centravanti titolare. Sette gol nelle ultime 11 partite, due nelle ultime due e finalmente gli stessi occhi e le stesse certezze che sente di avere con la Lazio. E Insigne, ovvero quello che a trent’anni non si sente vecchio, ma non crede più di essere ancora abbastanza giovane da permettersi di indugiare. Di rinviare il momento in cui una carriera va di qua o di là: il talento che si specchia solo nella sua bellezza saltuaria, o quello che dà il senso della svolta. Loro tre e così sia: non poteva essere un semplice autogol a ricompensare l’Italia di tanto dominio.
