Italia-Israele di nuovo a Udine, Gravina: "Non spetta a noi escludere nazionali"

Oltre alla prossima Supercoppa Europea, il Bluenergy Stadium di Udine sarà il teatro anche di Italia-Israele, gara valida per le qualificazioni ai Mondiali 2026. La partita si giocherà il prossimo 14 ottobre, a un anno esatto dallo stesso incrocio, giocato sempre a Udine e vinto dalla Nazionale (all’epoca) di Spalletti con il risultato di 4-1, ma nell’ambito della Nations League.
La conferma di Udine come location di una sfida molto delicata a livello logistico non ha mancato di creare qualche polemica. Soprattutto a livello cittadino: “Pensavamo di aver fatto il nostro”, aveva dichiarato qualche giorno fa il sindaco Alberto Felice de Tomi, che oggi è tornato sull’argomento in maniera più “morbida”, impegnato in conferenza stampa al fianco, tra gli altri, del presidente della FIGC, Gabriele Gravina.
Proprio Gravina, del resto, aveva risposto così a chi gli chiedeva conto delle polemiche: "Non rientra nelle prerogative della FIGC decidere eventuali estromissioni dei paesi dalle competizioni internazionali. Di comune accordo con il ministero degli interni abbiamo riproposto Udine visti i risultati ottenuti con la partita precedente. Speriamo che stavolta ci siano tantissimi tifosi a incitare la nostra nazionale considerando le condizioni di massima sicurezza che ci sono state nella precedente gara, hanno dimostrato la grande macchina organizzativa che c'è qui".
