Antonelli: "La scelta di Vanoli di andare via non è stata dettata da fratture col Venezia"
Eusebio Di Francesco cosa sta dando? E' una delle domande poste a Filippo Antonelli, direttore sportivo del Venezia, nel corso della sua intervista a TuttoVeneziaSport.it. Di seguito la risposta del dirigente arancioneroverde: "Credo che, al di là dell'aspetto umano, credo sia un allenatore dai valori sopra la media, può dare tanto a questi ragazzi, può far crescere il loro valore, può dare energia per fare una stagione perfetta rispetto a quella dell'anno scorso per lui che è stata quasi perfetta".
Per quanto riguarda Vanoli c'è stata effettivamente una frattura a gennaio?
"C'è stata l'opportunità di vendere un giocatore a dei termini che non sarebbero capitati di nuovo in futuro, la situazione economica richiedeva un sacrificio e l'ho fatto. Non era d'accordo su questa vendita, ma da lì non è successo niente, abbiamo entrambi continuato a volere il bene del Venezia e abbiamo tagliato il traguardo, Vanoli resterà un grande allenatore, la sua non è stata una scelta dettata da fratture".
La sensazione è che sia stato un mercato un po' fermo per tutte.
"Sì è stato un mercato un po' fermo, ora ci sono gli indici di liquidità e diversi aspetti, spesso se non vendi non riesci a comprare. L'anno scorso abbiamo preso Altare in prestito con diritto che diventava obbligo con la A, abbiamo preso Idzes e Gytkjaer svincolati e Lella. Questa estate siamo riusciti a fare anche delle acquisizioni, sì sicuramente qualche esubero in più poteva partire, ma le uscite maggiori le abbiamo fatte. Bertinato? Sì doveva uscire, avevamo chiuso la trattativa con lo Spezia per permettergli di giocare, ma non è fuori dal progetto, ora il mister gestirà i quattro portieri".