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Buoi totale per la Lazio: ora preoccupa anche l'attacco. Significative le parole di Lulic

Buoi totale per la Lazio: ora preoccupa anche l'attacco. Significative le parole di LulicTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
domenica 28 febbraio 2021, 07:30Serie A
di Riccardo Caponetti

Fare peggio di martedì contro il Bayern era difficile, eppure la Lazio ci è riuscita. Perché contro il Bologna, che a differenza dei tedeschi non ha vinto 6 trofei su 6 in stagione, la squadra di Inzaghi doveva rialzarsi. Invece è caduta e il botto ha fatto rumore, perché nessuno se lo aspettava così pesante. "Trasformiamo la rabbia in energia positiva", era stato il leitmotiv che aveva accompagnato la vigilia della squadra biancoceleste, la cui partita è durata 17 minuti. E si è sgretolata in 80 secondi, il tempo passato tra il rigore sbagliato di Immobile e il gol dell'1-0 di Mbaye. Un'autentica doccia fredda per la Lazio, già bagnata per la pesante sconfitta in Champions. Oltre la sconfitta in sé, Inzaghi è preoccupato per "la non reazione che ho sempre ricevuto dalla mia squadra dopo una gara negativa. Dovevamo reagire diversamente".

Prima il Bayern, poi il Bologna. È stata una settimana infernale per la Lazio, che con un super rendimento si era rilanciata in piena zona Champions. Adesso la corsa per le prime quattro posizioni diventa più complicata, non tanto per una questione di punti, quanto per le crepe che si sono aperte in pochi giorni nel vaso biancoceleste. Nel silenzio di una serata così complicata, fanno rumore le parole di capitan Lulic: "Sicuramente è mancata la reazione. Non so se non abbiamo digerito la sconfitta con il Bayern, ma questa era un'altra partita e se vogliamo rigiocare in Champions il prossimo anno queste cose non devono succedere. Se siamo preoccupati? Dopo due ko in pochi giorni qualche domanda dobbiamo farcela. Non è facile per i nuovi trovare spazio con giocatori come Milinkovic e Luis Alberto. Anche se comunque anche a loro, ogni tanto saltare una partita farebbe bene".

E per la prima volta nell'era Inzaghi, preoccupa anche il rendimento offensivo della Lazio. Da sempre un punto di forza, adesso l'attacco sembra essersi inceppato. È il peggiore (con 37 gol) tra le prime sette in classifica: nel mese di febbraio, la Lazio ha fatto 4 gol in 5 partite e ieri è rimasta addirittura a secco, cosa che non succedeva dal 17 ottobre. "Se avessimo giocato altri 90', credo che non avremmo comunque segnato", ha ammesso ieri Inzaghi. Colpa del momento negativo di Immobile, in condizioni precarie per un problema al tendine che ha da due mesi. E di Correa, che brilla in Champions ma si eclissa in campionato. Loro due, su tutti, ma è ovvio che alla fase offensiva partecipa l'intera squadra, che deve ritrovare brillantezza, lucidità e calma dopo l'horror del fattore B: Bayern e Bologna. Per tornare a sperare nella 'C' della Champions.

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