Cagliari, Pisacane: "Il passivo poteva essere più pesante, contento dell'atteggiamento"

Fabio Pisacane, allenatore del Cagliari, dopo la sconfitta in amichevole contro il Galatasaray per 3-1 analizza così quanto visto in campo a Ponte di Leglio: “Affrontavamo una squadra molto più avanti di noi nella preparazione, il Galatasaray inizierà il campionato tra quindici giorni mentre noi abbiamo cominciato a lavorare il 10 luglio,” ha spiegato Pisacane. “Eravamo un po’ imballati, com’è normale in questo momento, ma non cerchiamo alibi. Oggi contava soprattutto mettere in pratica ciò su cui stiamo lavorando: coprire bene il campo, proporre gioco quando abbiamo la palla, restare compatti. È stato un test probante, stimolante, di alto livello: esattamente ciò di cui avevamo bisogno. I ragazzi hanno dato tutto, e anche se il risultato conta poco in questo momento, serve per capire dove siamo e continuare a crescere.”
Sui giovani: “Non dobbiamo porci limiti legati a date o risultati immediati. Stiamo costruendo qualcosa che ha bisogno di tempo. Oggi mancavano alcuni elementi e diversi giocatori sono ancora alla ricerca della condizione ideale, quindi anche la distribuzione dei minuti in campo è stata calibrata su questo. Sono soddisfatto dell’atteggiamento della squadra: se non avessimo avuto quell’anima difensiva e offensiva che chiedo – nel rimanere compatti e provare a ripartire con brillantezza – il passivo poteva essere più pesante. Continuiamo a credere nel nostro percorso, poi progressivamente potremo alzare ulteriormente l’asticella.”
Sulla squadra: “Sono il nostro futuro, e l’energia che hanno messo oggi in campo è evidente, è linfa vitale. Con me avranno sempre spazio e una porta aperta. Deiola in difesa? Lo conosco da dieci anni, so quanto ci mette in termini di professionalità, volontà, cattiveria, applicazione. Oggi l’ha dimostrato e può fare bene anche da centrale difensivo. Radunovic? Ha avuto un fastidio al polpaccio, farà gli accertamenti necessari e nei prossimi giorni avremo informazioni più precise.”
Sabato in Germania: “Non siamo qui per collezionare due vittorie o sei punti, ma per testare noi stessi. Queste partite servono per capire a che punto siamo, quanto valgono i nostri giovani e non solo. Non basta una settimana per cambiare giudizio, ma ogni tappa ci dà indicazioni preziose. Sono soddisfatto di quanto stiamo costruendo. Le nostre idee stanno passando, e questo è ciò che conta davvero in questa fase.”
